La Nuova Sardegna

Oristano

protesta dei residenti e raccolta di firme 

Schiamazzi e rifiuti dopo il bivacco sulle scale di Santa Chiara

Schiamazzi e rifiuti dopo il bivacco sulle scale di Santa Chiara

ORISTANO. Il silenzio rotto da urla e schiamazzi che vanno avanti dal pomeriggio sino a notte fonda. La bellezza di un angolo storico della città deturpato dai rifiuti lasciati durante i momenti...

07 settembre 2020
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ORISTANO. Il silenzio rotto da urla e schiamazzi che vanno avanti dal pomeriggio sino a notte fonda. La bellezza di un angolo storico della città deturpato dai rifiuti lasciati durante i momenti dello svago di quei giovanissimi che scelgono gli scalini della chiesa di Santa Chiara e dell’attiguo convento per radunarsi. Lo fanno nonostante i divieti di assembramento, ma è una storia ormai vecchia che dura da diversi anni e che, nel frattempo, ha raggiunto il culmine proprio in questi giorni in cui l’allerta per le possibilità di contagio è tornata a essere altissima.

Fatto sta che il raggruppamento non conosce sosta e le scale di Santa Chiara, splendida chiesa medievale nel cuore della città, sono il luogo ideale e isolato rispetto alle altre vie del centro per agire senza controllo. Alle urla si aggiungono le cene da fast food col ricordo lasciato in terra e infatti, specie la domenica mattina, i sampietrini sono ricoperti di rifiuti sparsi. Oltre alla sporcizia e alla pericolosità di assembramenti ininterrotti a cui partecipano sempre alcune decine di ragazzi, il regalo è anche qualche ora di insonnia per chi risiede in quella che altrimenti sarebbe una zona silenziosa.

A chi continua a comportarsi civilmente e a subire la maleducazione, non resta che provare a smuovere la situazione con una raccolta di firme tra i residenti della zona affinché si trovi un rimedio a una situazione che non conosce interruzioni. Non è certo la prima volta che le lamentele arrivano in massa, visto che le stesse suore avevano in passato lamentato il fatto che i ragazzi utilizzassero quello spazio per dare luogo a comportamenti poco civili e irriguardosi nei confronti delle stesse monache di clausura. Ieri si sono rivolti con appellativi assai poco gentili a una persona che aveva chiesto l’intervento dei carabinieri.

Valentina Atzeni

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