La Nuova Sardegna

Oristano

LA PROTESTA 

Sit-in davanti alla Prefettura in difesa del Delogu di Ghilarza

ORISTANO. Si svolgerà questa mattina dalle 10 e 30, e terminerà alle 12, la manifestazione, quasi simbolica, solo 30 auto in tutto, del comitato per la difesa dell’ospedale di Ghilarza di fronte...

20 settembre 2020
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ORISTANO. Si svolgerà questa mattina dalle 10 e 30, e terminerà alle 12, la manifestazione, quasi simbolica, solo 30 auto in tutto, del comitato per la difesa dell’ospedale di Ghilarza di fronte alla prefettura di Oristano. Le prescrizioni che Prefetto e Questore hanno indicato ai manifestanti per consentire lo svolgimento della protesta, in giorno elettorale e con nome anticovid vigenti, saranno rispettate alla lettera, pena pesanti sanzioni.

E che il tema sia caldo, lo dimostra la nota che la commissione sanità del consiglio comunale, istituita proprio per monitorare lo stato di salute del sistema in provincia ha pubblicato ieri.

«Il Comune rivendica un ruolo guida nel nella tutela deldiritto alla salute e chiama a raccolta i Sindaci di tutti gli altri Comuni della provincia per una battaglia di civiltà senza colori o bandierine politiche. La situazione della sanità in provincia di Oristano desta fortissima preoccupazione – osservano il presidente Efisio Sanna e il vicepresidente Bepi Puddu – in tutto il Consiglio comunale. È preoccupante il livello di indebolimento della offerta sanitaria in provincia, a partire dal depotenziamento del San Martino. Le carenze di non hanno giustificazione alcuna soprattutto quando queste stesse carenze contribuiscono alla cessazione di importanti servizi, alla consistente riduzione delle prestazioni e alla decrescita di interi reparti».

Per la commissione il San Martino deve essere riconosciuto come Dea di primo livello.

Significa attribuire all’ospedale una classificazione di Dipartimento di Emergenza e Accettazione che comprende oltre al pronto soccorso e alla osservazione breve anche le funzioni di rianimazione e, contemporaneamente, svolge interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia).

Sono inoltre assicurate le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali. Questa estate diversi di questi servizi sono quasi collassati per mancanza di personale.

Per Sanna e Puddu gli organici vanno ripristinati, anche con assunzioni, rafforzando nel contempo la sanità territoriale, l’assistenza domiciliare e gli organici dei medici di famiglia. «Da questi punti non prescindiamo. I decisori politici adesso parlino».

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