La Nuova Sardegna

Oristano

Liberato il sito internet “occupato”

Liberato il sito internet “occupato”

Azienda cinese si era impossessata dell’indirizzo dello studio legale Siuni

24 settembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il furto del dominio internet è durato lo spazio di pochi mesi. All’improvviso all’indirizzo che aveva sempre accompagnato lo studio legale dell’avvocato Gianfranco Siuni si poteva vedere di tutto, tranne che sentenze, riferimenti ai codici, toghe e aule di tribunale. Era stato infatti occupato da una ditta che di tutto si occupava tranne che di legge. Era facile capirlo perché il sito reclamizzava trivelle, ruspe, mezzi meccanici e macchinari di quelli che si utilizzano per lavorare marmi e altre pietre. Erano quelli della ditta Liu Yang, la cui origine orientale è facilmente intuibile. Fatta la scoperta, l’avvocato Siuni aveva presentato denuncia alla polizia postale per truffa, anche se probabilmente tutto era stato ingenerato da una dimenticanza ovvero il mancato pagamento del dominio internet. Fatto sta che l’accostamento tra l’azienda cinese e lo studio legale era quanto mai azzardato ed era stata avviata l’indagine che nel giro di poche settimane ha dato i suoi frutti.

L’indirizzo internet è stato liberato ed è tornato nella completa disponibilità dello studio legale. Ora spetta all’avvocato Siuni e ai suoi colleghi di studio decidere la strada da seguire: il reato è infatti perseguibile solo a seguito di querela di parte, ma il legale ha già chiarito di non essere interessato ad andare oltre né a chiedere i danni, peraltro limitati, all’azienda cinese: «Mi bastava recuperare il possesso del sito che da sempre è stato utilizzato dallo studio». (e.carta)

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative