La Nuova Sardegna

Oristano

La campagna elettorale si accende sul biodigestore

La campagna elettorale si accende sul biodigestore

Il sindaco uscente di Simaxis, Obinu: «Groil se ne va a San Nicolò d’Arcidano» La replica: «Non è vero. Comunque, è stato il Comune a ostacolare il trasloco»

29 settembre 2020
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SIMAXIS. Torna all’ordine del giorno a Simaxis la questione del biodigestore di carcasse animali della Groil srl. La campagna elettorale per le comunali comincia con uno scontro del sindaco uscente Giacomo Obinu con la società proprietaria dei terreni su cui sorge l’impianto, che accusa il primo cittadino di ostruzionismo in una vicenda che si interseca anche con questioni urbanistiche e di sicurezza stradale. Fin dal 2013, anno in cui si cominciò a parlarne, l’impianto Groil è stato avversato per via dei miasmi da una buona parte della popolazione di Simaxis, con tanto di fiaccolate, sequestri, denunce ed esposti in procura. Ora, con l’approssimarsi delle elezioni il 25 e 26 ottobre, il tema torna ad accendere gli animi.

Qui arriva la bomba sganciata dal sindaco Giacomo Obinu, in lizza per la riconferma contro Giampiero Cabras e Carlo Salaris: «La Provincia ci ha informati che Groil sta per trasferirsi a San Nicolò d’Arcidano».

Dal piccolo centro del Terralbese parte subito la contraerea e il sindaco uscente Cera – il candidato senza rivali è il suo assessore all'Ambiente Davide Fanari – smentisce. Arriva poi anche la presa di posizione di Sviluppo Industriale, società amministrata da Luciano Sgarbossa, presidente della Banca di Arborea, e proprietaria della lottizzazione “Ga.Ma.” su cui sorgono lo stabilimento Groil e quello Cogen, l’adiacente cogeneratore mai entrato in funzione, al centro dell'informativa della provincia citata da Obinu. «Smentiamo le dichiarazioni del sindaco di Simaxis, Giacomo Obinu, su un imminente trasferimento dell'impianto». Anzi, per loro è proprio il Comune a impedire il trasloco: «Il mancato rinnovo della concessione della lottizzazione, non ci consente di completare le opere di urbanizzazione. Per questo si sono bloccate le trattative avviate nel 2019 per la vendita dei terreni che avrebbero comportato il trasferimento dell'impianto Groil».

Effettivamente nel 2019 Arcidano approvò la cessione di lotti della zona P.I.P. alla Groil, ma quella trattativa non si è mai concretizzata. Sgarbossa afferma che «Sviluppo Industriale è pronta a realizzare la rotatoria per mettere in sicurezza il tratto di strada dove pochi mesi fa ha purtroppo trovato la morte un poliziotto cittadino di Simaxis, a condizione che ci sia consentito di riprendere i lavori anche nella lottizzazione. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta». Mentre si consuma lo scontro tra Comune e società sulle opere di urbanizzazione, Arcidano attende, avendo peraltro già dato il via libera alla realizzazione di un altro impianto simile, quello della BS Green rifiutato da Terralba e osteggiato ora da un nascente comitato civico.(dav.pi.)

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