La Nuova Sardegna

Oristano

Fanghi di depurazione a Siamaggiore

Fanghi di depurazione a Siamaggiore

La Regione autorizza la realizzazione dell’impianto di trattamento

01 ottobre 2020
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SIAMAGGIORE. Non ci sarà procedura di valutazione dell'impatto ambientale, per l'impianto di trattamento fanghi che sorgerà nella zona industriale di Siamaggiore, nei pressi della strada statale 131, nei capannoni che ospitavano fino a qualche tempo fa uno stabilimento di lavorazione di pneumatici.

Lo ha deciso la giunta regionale, su proposta dell'assessore all’Ambiente Gianni Lampis. L'istruttoria svolta dagli uffici è sufficiente, per la Giunta, a conoscere tutti i dettagli del progetto e dunque non ci sarà bisogno di alcun giudizio tecnico, fintanto che la Shift, la società proponente, si atterrà alle prescrizioni emerse fino ad ora.

Intanto, l'azienda dovrà trattare esclusivamente i fanghi provenienti dalla potabilizzazione degli impianti di Abbanoa del Nord Sardegna e non potrà trattare, come già garantito dall'azienda, i fanghi provenienti da acque reflue. Inoltre, la Shift dovrà prevedere, contrariamente a quanto indicato nel progetto, un sistema di controllo degli odori da concordare con l'Agenzia regionale per l'ambiente e con la provincia di Oristano e chiarire alcuni aspetti relativi alla protezione della falda acquifera sottostante dal percolato derivante dalla lavorazione e dallo stoccaggio dei fanghi.

Prima dell'avvio dei lavori, che dovranno essere completati entro il 30 settembre 2025 a meno di proroghe, l'azienda dovrà comunque risolvere alcune contestazioni urbanistiche mosse dall'ufficio tecnico di Siamaggiore. (dav.pi.)

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