La Nuova Sardegna

Oristano

Sardisti-Lutzu, addio senza rimpianti

Sardisti-Lutzu, addio senza rimpianti

I quattro mori non entreranno in maggioranza e guardano già alle comunali

01 ottobre 2020
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ORISTANO. La telenovela dovrebbe essere ormai conclusa definitivamente e non ci sarà alcun ritorno di fiamma tra il sindaco Lutzu e i Quattro mori, ormani convinti all’opposizione.

«È troppo tardi ormai – spiega il segretario cittadino del Partito Sardo d'Azione, Simone Prevete – non ci interessano né le poltrone da assessore né i posti di sottogoverno. Saremmo entrati in maggioranza per governare bene la città, ma a un anno dall'inizio della campagna elettorale non è più possibile incidere sull'azione amministrativa. Peccato, perché noi stavamo lavorando molto bene con l'assessore all'Urbanistica Sedda, che il sindaco, non si capisce perché, ha deciso di far fuori. Ora ne pagherà tutte le conseguenze».

Il Psd'Az è uscito dalla maggioranza a febbraio, dopo il rimpasto di Giunta in cui era stato sacrificato Gianfranco Sedda. Al posto dei tre sardisti erano entrati in maggioranza i tre di Fratelli d'Italia: numeri invariati, dunque per la maggioranza Lutzu, ma l'aumento delle tensioni.

I termini dell'accordo proposto dal sindaco al segretario sardista erano quelli di un posto in giunta e un ruolo di sottogoverno, in una delle partecipate comunali. Non è stato però sufficiente per convincere i sardisti, che ora iniziano a guardare alle prossime comunali. «Ci sono già dei confronti, ma è ancora troppo presto per parlare del candidato sindaco» spiega Prevete. Difficile, però, che i sardisti accettino di buon grado un'eventuale ricandidatura di Lutzu dopo quest'ultima rottura, mentre il primo cittadino dovrà affrontare gli ultimi due anni di mandato con 14 consiglieri di maggioranza e in contrasto con il partito del presidente della Regione Solinas.(dav.pi.)

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