La Nuova Sardegna

Oristano

Quel biodigestore che nessuno vuole

Quel biodigestore che nessuno vuole

Il sindaco di Simaxis: «Non può rimanere nel mio comune» Il collega di S.N. Arcidano: «Ma non verrà certo qui»

02 ottobre 2020
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SIMAXIS. Continua la polemica a distanza tra il sindaco di Simaxis Giacomo Obinu e quello di San Nicolò d'Arcidano, con al centro della contesa il destino del biodigestore di scarti animali gestito dalla Groil nel paese dell'hinterland di Oristano. Destino che per Obinu è segnato: «L'impianto certamente non potrà, in ogni caso, continuare a operare a lungo nel nostro territorio, in quanto per adempiere alle prescrizioni dell’autorizzazione di impatto ambientale in suo possesso deve necessariamente effettuare dei lavori per i quali serve apposita concessione edilizia, che non può essere ottenuta a causa della decadenza del piano di lottizzazione stesso».

Per il sindaco, che si è candidato alla riconferma e dovrà vedersela il 25 e 26 ottobre contro le liste civiche di Giampiero Cabras e Carlo Salaris, la permanenza a Simaxis del biodigestore ha dunque i giorni contati e, se la notizia venisse confermata dai fatti, sarebbero in tanti nel paese a respirare una bella boccata d’aria dato che, al di là del superamento o meno dei limiti di legge, la convivenza con gli odori prodotti dalla lavorazione delle carcasse è sempre stata molto difficile e contestata.

Tutto però è da vedere, perché la società Sviluppo Industriale, proponente della lottizzazione su cui sorgono il biodigestore e l’adiacente cogeneratore mai entrato in funzione, pochi giorni fa aveva detto che nessun trasferimento era imminente e che l’impianto avrebbe continuato a operare lì. Cosa c’entri, in tutto questo, il sindaco di Arcidano è difficile capirlo, se non si sa che proprio il centro del Terralbese era il candidato più probabile per il trasferimento dell'impianto Groil e questo fatto è confermato dalle lettere scambiate in estate tra la Provincia e la società, svelate proprio da Obinu. Ma Cera è sicuro che la Groil non si trasferirà ad Arcidano, e ieri accusava Obinu di fuorviare l'opinione pubblica di San Nicolò con slogan buoni solo per la campagna elettorale. «Le tue affermazioni mi rammaricano – afferma Obinu rivolgendosi al collega di San Nicolò – che ci fosse l'ipotesi di un trasferimento ad Arcidano della Groil lo ha scritto nero su bianco la Provincia il 10 agosto scorso. Personalmente non ho mai dato per certo che la ditta Groil si trasferirà nel tuo comune e non può nemmeno essere imputata a me la causa delle preoccupazioni di alcuni tuoi cittadini, i quali sono venuti a conoscenza del problema prima che io stesso rendessi pubblica la comunicazione della provincia».

Davide Pinna

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