La Nuova Sardegna

Oristano

sanitÀ 

I comitati contro l’Ats alla vigilia del sit in per salvare gli ospedali

GHILARZA. L’hanno ribattezzata provocatoriamente “La festa del ringraziamento”, ma è un’amara ironia quella usata dai promotori della protesta sul decadimento della sanità provinciale in programma...

03 ottobre 2020
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GHILARZA. L’hanno ribattezzata provocatoriamente “La festa del ringraziamento”, ma è un’amara ironia quella usata dai promotori della protesta sul decadimento della sanità provinciale in programma stamane davanti alla sede dell’Assl. Trenta delegati dei comitati civici per la salute di Ghilarza, Oristano e hinterland stazioneranno dalle 10 alle 12 davanti agli uffici di via Carducci per mantenere i riflettori accesi sulla limitata operatività degli ospedali del capoluogo, del Guilcier e della Planargia. E poco importa se il sabato l’edificio è chiuso: i manifestanti faranno comunque in modo di esprimere la loro “riconoscenza” ai responsabili dello sfacelo che vanno denunciando. «Grazie alla giunta regionale da parte delle popolazioni del Guilcier, del Barigadu, del Marghine, del Montiferru e della Planargia se al Delogu il punto di primo intervento e il laboratorio analisi sono chiusi e se il reparto di Medicina è semi-chiuso», rimarcano Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu, del coordinamento Delogu Bene Comune. Le ragioni del malcontento non derivano solo dalla crisi del nosocomio ghilarzese: «L’ospedale San Martino viene relegato a uno stato comatoso ed escluso anche dal piano strategico di attivazione dei posti letto Covid». (mac)

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