La Nuova Sardegna

Oristano

Anziana in bicicletta investita e uccisa

di Enrico Carta
Anziana in bicicletta investita e uccisa

L’84enne Giovanna Contini è stata centrata da un’auto guidata da un 28enne in via Fermi mentre faceva rientro a casa

06 ottobre 2020
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SANTA GIUSTA. Una settimana di sangue e dolore. Un’altra vittima, un altro incidente colora di nero le strade oristanesi. Stavolta è successo a Santa Giusta, in via Fermi, all’inizio di un rettilineo nella zona che costeggia i binari della ferrovia. È lì che Giovanna Contini, 84 anni portati invidiabilmente, verso le 19 pedalava in sella alla sua bicicletta probabilmente per fare rientro a casa. Cosa poi sia accaduto è tutto da capire perché sulla donna è piombata una Fiat Punto guidata da un 28enne di Oristano, la cui auto si è fermata sulla corsia opposta a quella di marcia, dopo aver divelto alcuni separatori in metallo posizionati per la sicurezza dei pedoni, un palo della luce, un altro che sorregge uno specchio deflettore e dopo aver sfiorato contro il muretto di recinzione di una casa.

La dinamica è materia per la polizia stradale, con gli agenti coordinati dal dirigente Roberto Piredda che hanno effettuato i rilievi, raccolto testimonianze e sottoposto agli esami dell’alcol e tossicologici il guidatore dell’auto. Si cerca di capire come sia stato possibile un incidente di quel tipo, così assurdo nella dinamica e così violento da far volare la donna e la bicicletta in un campo vicino alla strada, a qualche metro di distanza dal punto di impatto. Forse c’entra il buio che ormai incombeva, forse è tutto dipeso dall’errore di uno dei due, fatto sta che l’auto e la bicicletta si sono ritrovate l’una di fronte all’altra senza che neanche ci fosse il tempo di abbozzare una frenata – sull’asfalto non sembra ci siano tracce di pneumatici –. L’auto poi ha centrato tutti gli ostacoli che si è trovata davanti sino al momento in cui si è fermata.

E di là, poco distante, il corpo di Giovanna Contini era inerme. Si è provato a salvarla, forse ci si è anche illusi nel momento in cui i soccorritori dell’équipe del 118 l’hanno posizionata sulla barella. Invece la speranza è finita proprio in quel momento, assieme al cuore che aveva già cessato di battere senza che neanche ci fosse il tempo di sistemare la donna in ambulanza e tentare un disperato viaggio in ospedale.

Nel frattempo arrivavano in via Fermi i parenti e altri conoscenti, loro che ammiravano quella donna che a 84 anni era sempre attiva, sempre pronta a salire in sella alla sua bici con cui andava a coltivare il suo orto quasi ogni giorno. Invece da ieri è la quarta vittima di una settimana terribile che conta un numero impressionanti di croci. Il 29 settembre era morto un pensionato di Magomadas, il 30 a Bonarcado un 49enne di Selargius, venerdì notte la 54enne di Uras ad Arbore e ieri ancora sangue, ancora dolore.

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