La Nuova Sardegna

Oristano

Troppi clienti, poche mascherine

Troppi clienti, poche mascherine

La polizia chiude un night club in via Campanelli per inosservanza delle regole anticontagio

06 ottobre 2020
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ORISTANO. Giù la maschera non è una battuta da film. È invece quel che è stato riscontrato dagli agenti della polizia durante i controlli nei bar, ristoranti e locali notturni nel tentativo di far rispettare ovunque le norme anticontagio. Se due fine settimana fa era stato sanzionato e poi chiuso un bar di via De Castro molto frequentato da giovani, stavolta è inciampato nei controlli un night club alla periferia della città, in via Campanelli. Si chiama “Red Passion”, ma di rosso sino a giovedì avrà solo il colore del divieto, visto che gli accertamenti effettuati dal personale della squadra amministrativa della questura hanno evidenziato alcune irregolarità.

A dire il vero non è che siano tantissime quelle da rispettare per evitare la diffusione del covid, eppure dentro il locale il personale che stava servendo da bere ai clienti non portava la mascherina. Allo stesso modo alcuni dei clienti non la indossavano a copertura delle vie respiratorie e, in più, erano troppi e troppo vicini per stare tutti all’interno del locale. Come già accaduto in estate sul lungomare di Putzu Idu e più recentemente in città, è scattata la multa ed è stata stabilita la chiusura del locale per cinque giorni consecutivi. Gli atti finiscono comunque al prefetto che potrà prendere anche decisioni più drastiche.

Mentre i controlli disposti dal questore che coinvolgono anche carabinieri e guardia di finanza proseguono su tutto il territorio, c’è chi può tirare un piccolo sospiro di sollievo pur mantendo alta l’attenzione. Il Comune di Sedilo ha infatti allentato le misure di contenimento dell’epidemia introdotte due settimane fa con un’ordinanza e prorogate al 4 ottobre. Ieri è infatti decaduto l’obbligo per i titolari e i gestori di bar, pub e pizzerie di chiudere i locali alle 21 ed è stato revocato il divieto di organizzare eventi sportivi, culturali e ricreativi.

Le disposizioni sono state annullate per via del miglioramento, anche se lieve, della situazione sanitaria interna. Il numero dei positivi è sceso a 44 per la scomparsa del virus in sette soggetti. Ciononostante l’amministrazione invita a non abbassare la guardia e a rispettare le prescrizioni sanitarie. Da ieri sono in vigore anche i nuovi orari della parrocchia, riaperta sabato ai fedeli, dove si potrà entrare dalle 9 alle 18.

Si è invece registrato un leggero peggioramento nel vicino comune di Aidomaggiore, dove il totale dei contagi è salito a sedici. Nel computo non rientra il sindaco Mariano Salaris, che risiede a Cagliari. Stazionaria è al momento la situazione a Norbello, con cinque casi. I 438 test antigenici rapidi effettuati nel fine settimana hanno rilevato quattro casi di positività. Gli interessati sono già stati sottoposti al tampone oro-faringeo per verificare se si tratti di condizioni pregresse o se l’infezione sia in corso. Analoghe campagne di prevenzione stanno predisponendo i Comuni di Ghilarza, Abbasanta e Fordongianus.

Un campanello d’allarme suona invece a Milis. Un caso di positività ha costretto all’isolamento fiduciario una quindicina di persone tra quelle che avevano partecipato a una festa di compleanno alla quale era presente anche la donna risultata poi positiva al virus. La circostanza è stata confermata ieri dal sindaco Sergio Vacca, che ha ribadito la necessità di osservare le regole di prevenzione previste dai protocolli sanitari e dalle norme emanate dal Governo e dalla Regione. «L’Ats sta monitorando la situazione – ha detto Vacca –. In attesa delle comunicazioni ufficiali, raccomando di prestare massima attenzione e osservare le regole». (mac / pi.maro.)

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