La Nuova Sardegna

Oristano

Donna investita e uccisa, ai domiciliari il conducente positivo all’alcoltest

Enrico Carta
Donna investita e uccisa, ai domiciliari il conducente positivo all’alcoltest

Misura restrittiva per il 29enne Giovanni Garau che ha investito e ucciso la pensionata 84enne Giovanna Contini

07 ottobre 2020
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SANTA GIUSTA. Il livello di alcol nel sangue troppo alto. La velocità che non sembra quella giusta. E in più l’ombra della possibile assunzione di droga. Bastavano comunque i primi due elementi, quelli certi già in mano alla procura, perché Giovanni Garau, il 28enne di Santa Giusta, che due sere fa ha ucciso la compaesana Giovanna Contini, 84 anni, centrandola con la sua auto in via Fermi, finisse ai domiciliari. Poco dopo la mezzanotte di ieri, il pubblico ministero Silvia Mascia, visti i riscontri della polizia stradale e l’esito dell’alcol test, ha disposto gli arresti domiciliari per omicidio stradale.

Accusa pesante che però sembra poggiare già su alcune solide fondamenta. L’inchiesta è stata immediata e i rilievi e le testimonianze subito utili per capire quale sia stata la dinamica dell’incidente. I dubbi sono davvero pochi, anche se ovviamente diventeranno certezza solamente con una consulenza tecnica. La Fiat Punto guidata da Giovanni Garau, che nella vita fa il cuoco e che lunedì probabilmente ha schiacciato troppo il pedale dell’acceleratore in pieno centro abitato, avrebbe preso a tutta velocità la curva che immette nel rettilineo di via Fermi. Il ragazzo non sarebbe riuscito a controllare la macchina che è finita sulla corsia opposta, contromano. Qualche attimo prima avrebbe solo divelto i dissuasori e il palo della luce contro cui è piombata la Punto, in quell’istante però sulla strada arrivava Giovanna Contini in bicicletta.

Sull’asfalto non c’erano segni di frenata prima del punto d’impatto che ha scaraventato l’anziana sino al campo oltre il marciapiede, dopo un volo di una decina di metri. Ma gli accertamenti non si sono limitati a questo: la procedura richiede l’alcol test e immediatamente l’automobilista è stato sottoposto all’esame per verificare la presenza di alcol nel sangue e l’esito è stato positivo. La soglia di 0,50 è stata superata. Non quella massima di 1,50 che avrebbe probabilmente portato direttamente in carcere il ragazzo che è stato poi sottoposto ai test tossicologici per verificare l’eventuale assunzione di droghe – il sospetto tra gli inquirenti è forte, ma i risultati si conosceranno solo tra qualche giorno –.

Di fronte a questo quadro indiziario già sufficientemente chiaro per via dei riscontri sulla strada e delle analisi, una misura restrittiva era inevitabile, nonostante l’auto fosse in regola con l’assicurazione e Giovanni Garau con i suoi documenti di guida. Ora si attende il responso dell’esame tossicologico che potrebbe ulteriormente peggiorare una posizione già complicata. Tutto questo mentre il dolore di chi ha perso la persona cara non si placa.

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