La rabbia del sindaco: «Aspettiamo l’avvio dei lavori da 12 anni»
PAULILATINO. I tempi della burocrazia e dei cantieri sono incompatibili con l'urgenza di mettere in sicurezza gli snodi più critici della viabilità e i ritardi sullo smantellamento delle...
08 ottobre 2020
2 MINUTI DI LETTURA
PAULILATINO. I tempi della burocrazia e dei cantieri sono incompatibili con l'urgenza di mettere in sicurezza gli snodi più critici della viabilità e i ritardi sullo smantellamento delle intersezioni a raso lungo la Carlo Felice concorrono ad aggravare il bollettino dei morti.
Di fronte all'ennesima tragedia il paese invoca una stretta sull'avvio dei lavori di adeguamento appaltati nel 2018 e non ancora cominciati. L'ultimo appello si è levato ieri dal teatro dell'incidente costato la vita a Fabio Ticca.
«Le prime risorse per realizzare l'intervento che abolirà lo svincolo furono erogate già dodici anni fa ma a distanza di tanto tempo quell’incrocio si trova ancora là», ha protestato il sindaco di Paulilatino e consigliere regionale Domenico Gallus sollecitando una risoluzione rapida. «Ancora una volta piangiamo una vittima, spero che quest'ennesima croce risvegli le coscienze e che l'Anas intervenga quanto prima per cancellare quel bivio simbolo di morte per tutto il territorio. Quanto dobbiamo ancora aspettare?». Il progetto relativo a quel tratto della Carlo Felice prevede l'eliminazione dello svincolo e la realizzazione della viabilità di collegamento di tutti i fondi alla rete viaria locale, e l'apertura delle corsie di accelerazione e decelerazione in corrispondenza del ponte di Benalonga, che funge da anello di congiunzione tra la zona artigianale di Paulilatino, la rete viaria campestre e il centro urbano. I tempi prospettati dall'Anas riguardo all'apertura del cantiere all'altezza del chilometro 119 sono legati al fine lavori nel tracciato che attraversa l’area di Bauladu. (mac)
Di fronte all'ennesima tragedia il paese invoca una stretta sull'avvio dei lavori di adeguamento appaltati nel 2018 e non ancora cominciati. L'ultimo appello si è levato ieri dal teatro dell'incidente costato la vita a Fabio Ticca.
«Le prime risorse per realizzare l'intervento che abolirà lo svincolo furono erogate già dodici anni fa ma a distanza di tanto tempo quell’incrocio si trova ancora là», ha protestato il sindaco di Paulilatino e consigliere regionale Domenico Gallus sollecitando una risoluzione rapida. «Ancora una volta piangiamo una vittima, spero che quest'ennesima croce risvegli le coscienze e che l'Anas intervenga quanto prima per cancellare quel bivio simbolo di morte per tutto il territorio. Quanto dobbiamo ancora aspettare?». Il progetto relativo a quel tratto della Carlo Felice prevede l'eliminazione dello svincolo e la realizzazione della viabilità di collegamento di tutti i fondi alla rete viaria locale, e l'apertura delle corsie di accelerazione e decelerazione in corrispondenza del ponte di Benalonga, che funge da anello di congiunzione tra la zona artigianale di Paulilatino, la rete viaria campestre e il centro urbano. I tempi prospettati dall'Anas riguardo all'apertura del cantiere all'altezza del chilometro 119 sono legati al fine lavori nel tracciato che attraversa l’area di Bauladu. (mac)
