La Nuova Sardegna

Oristano

Paulilatino balla tra continuità e novità

Paulilatino balla tra continuità e novità

Domenico Gallus cerca la riconferma, Mariano Cuscusa prova a fare il sorpasso

22 ottobre 2020
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PAULILATINO. Le ultime consultazioni elettorali si risolsero con un vantaggio di soli 29 voti e anche allora Domenico Gallus e Mariano Cuscusa erano scesi nell’agone politico, benché il secondo corresse solo per la carica di consigliere. Oggi competono entrambi per la fascia tricolore e non è escluso che anche questa sfida si decida al fotofinish.

Il sindaco sulla cresta dell’onda da quasi un ventennio spiega le ragioni della nuova candidatura. «La mia sfida oggi è quella di completare un ciclo politico e intendo farlo attraverso una guida serena e lungimirante del paese, attenta alle esigenze di tutti e spesa per il bene comune, che si ponga al di sopra di ogni divisione politica», dice Domenico Gallus. Il primo cittadino uscente parla di continuità politico-amministrativa come «Un ponte lanciato tra il passato delle cose fatte e il futuro delle cose da fare, rappresentato dalle nuove sfide che dovremo affrontare per lo sviluppo e il benessere di Paulilatino».

Nella casella delle azioni future Gallus e la sua lista hanno inserito la sistemazione della rete viaria interna ed extraurbana, l’elettrificazione rurale, il rilancio della coltura del grano, l’istituzione di corsi di formazione professionale, la creazione di un marchio per valorizzare produzioni agroalimentari e artigianali, l’impegno a incoraggiare forme di associazionismo nel commercio e a promuovere i beni culturali in chiave turistica.

Mariano Cuscusa e la sua squadra chiedono fiducia riportando in auge un’idea lanciata dai banchi della minoranza: il bilancio partecipativo e il baratto amministrativo. «Sono per una partecipazione attiva della cittadinanza alla vita pubblica e questi strumenti ne sono un’espressione, come pure la figura del rappresentante di quartiere e il question time ai cittadini. Vogliamo incoraggiare un dialogo continuo tra l'istituzione e la gente», dichiara il leader di Venti di cambiamento.

La direttrice principale del programma è la crescita socio economica, che passa per la riqualificazione delle infrastrutture al servizio dei settori produttivi, tra queste l’elettrificazione nelle campagne, e per la promozione su scala internazionale del patrimonio archeologico. «Il mio sogno è proiettare il sito di Santa Cristina in una dimensione mondiale, destagionalizzare il turismo e creare un museo sul culto dell’acqua», è l’ambizione di Cuscusa, che sottoscrive anche gli impegni assunti in merito al decoro urbano, alla viabilità interna, alla disabilità e alla prevenzione del disagio giovanile. (mac)

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