La Nuova Sardegna

Oristano

La difesa sbotta: «Ha prevalso l’ingiustizia»

La difesa sbotta: «Ha prevalso l’ingiustizia»

ORISTANO. Oltre ai sette anni di condanne, i giudici decidono una serie di pene accessorie per il sacerdote che vede interdetta la sua partecipazione ai pubblici uffici e al ruolo di tutore. Ma non è...

23 ottobre 2020
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ORISTANO. Oltre ai sette anni di condanne, i giudici decidono una serie di pene accessorie per il sacerdote che vede interdetta la sua partecipazione ai pubblici uffici e al ruolo di tutore. Ma non è ciò che più rende amara la sconfitta processuale della difesa. Al termine dell’udienza l’avvocatessa Annamaria Uras (foto) ha voluto sfogarsi dichiarando: «Ha prevalso l’ingiustizia, la sentenza è profondamente ingiusta perché basata su un’indagine che, secondo noi, è stata condotta in maniera non adeguata. Perciò faremo appello e in quella sede la corte avrà la possibilità di valutare anche l’andamento del dibattimento di primo grado su cui in aula abbiamo espresso già tutte le nostre perplessità». La diocesi esprime il suo pensiero con un breve comunicato sul proprio sito internet: «Gli esprimiamo la nostra vicinanza nella preghiera in questo momento di prova. Abbiamo notizia che la sentenza verrà appellata: attendiamo fiduciosi il corso della giustizia ordinaria, nell’auspicio che venga fatta definitiva chiarezza nella vicenda». Non sarà definitivo, dal momento che si è concluso solo il primo grado, ma qualcosa di certo il processo l’ha già detto: ci sono tre giudici convinti che quello che hanno ascoltato in aula non sia solo frutto delle calunnie di testimoni tirati fuori dal cilindro dell’accusa o di ricostruzioni arrangiate. Tra qualche tempo toccherà ai loro colleghi della corte d’appello cimentarsi con le stesse prove. (e.carta)

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