La Nuova Sardegna

SENEGHE. Domani, con l’apertura dell’oleificio cooperativo, prende il via la campagna olivicola 2020. I produttori, dopo le ultime stagioni caratterizzate dal maltempo, che ha più che negli anni scorsi ha dimezzato la quantità, confidano in un’annata che consenta loro di recuperare le perdite e soddisfare le richieste del mercato. «Le olive sono mature al punto giusto, meglio non lasciarle sulle piante - dicono – e quando la qualità delle olive è ottima, come quest’anno, l’olio sarà di qualità elevata». Gli addetti alla gestione degli impianti dell’oleificio sono pronti ad avviare le macchine. «Il lavoro verrà effettuato nel rispetto delle normative di contrasto alla diffusione del Covid-19 - spiegano – e tutti dovranno osservarle rigorosamente: dal personale che opera nel frantoio agli utenti che conferiscono le olive». Molto probabilmente, invece, salterà l’appuntamento con Prentzas apertas, la manifestazione che da molti anni, con l’assaggio delle bruschette condite con l’olio nuovo, dà il via alla vendita del prodotto. «La quantità delle olive non è ai livelli di sei sette anni fa – spiega Giovanni Mastinu, segretario dell’oleificio cooperativo e produttore – in certe zone del nostro territorio le piante sono particolarmente ricche di frutto mentre in altre lo sono di meno, c’è da dire però che questo è anche anno di scarica e, cosa più importante, il prodotto è sano. La mosca olearia non ha inciso quasi nulla». Seneghe, che è tra i fondatori dell’associazione Città dell’olio, da oltre vent’anni ospita il Premio Nazionale Montiferru per gli oli extravergine di oliva, al quale partecipano diverse decine di aziende con oltre un centinaio di oli. Si tratta di una vetrina molto importante per l’economia del paese, per i produttori di olio d’oliva e per l’indotto che genera.

Una vetrina che tutti auspicano si possa aprire anche nella primavera prossima. (pi.maro)