La Nuova Sardegna

Oristano

Figus accusa un “traditore”

di Piero Marongiu
Figus accusa un “traditore”

Santa Giusta, per lo sconfitto sono mancati i voti «di chi è stato al mio fianco negli ultimi 15 anni»

28 ottobre 2020
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SANTA GIUSTA. Il risultato uscito dalle urne premia Andrea Casu e dopo cinque anni manda all’opposizione Antonello Figus, indicando così la linea della discontinuità scelta dagli elettori della cittadina lagunare. La terza lista era guidata da Jens Garau, ma non avrà alcun rappresentante nel Consiglio che si formerà.

Casu non nasconde la sua soddisfazione per il traguardo raggiunto, che, a suo dire, non gli è mai parso impossibile da superare. «Parlando coi miei concittadini ho avuto netta la sensazione che molti volessero cambiare», dice il neosindaco a caldo, mentre il suo telefono squilla ininterrottamente e i suoi sostenitori gli facevano i complimenti. Casu è un uomo pragmatico, e dalle prime parole da primo cittadino, lascia intendere che a lui più che i massimi sistemi interessano gli obiettivi immediati. «Da domani si cambia – dice – ci sono questioni urgenti da risolvere, e noi a quelle penseremo fin da subito». Intanto che si gode il momento di festa pensa al compito che lo attende.

Di composizione della giunta non parla. «Nei prossimi giorni saprete tutto. Non vedo l’ora di prendere possesso dell’incarico e di iniziare a lavorare», dice. Poi silenzio. I progetti già avviati, quelli finanziati e gli altri in itinere, predisposti da Antonello Figus sono parecchi e tutti di grande rilevanza per la cittadina.

Se Andrea Casu festeggia giustamente l’elezione Antonello Figus, invece, deve fare i conti con la delusione e l’amarezza provocata dalla sconfitta. Anche questa volta, come nel 2010, arrivata per una manciata di voti: 50 allora, 60 adesso. Un film già visto, per lui. Figus nel quinquennio appena concluso ha lavorato per far approvare progetti di ampio respiro, incentrati non soltanto sull’urbanistica ma anche sulla cultura e sulla storia della sua città. «Certo, l’amarezza c’è e non si può nascondere – dice –, ma è determinata dal fatto che non potrò portare a compimento i progetti sui quali io e la mia giunta abbiamo puntato. Abbiamo vinto tutti i bandi a cui abbiamo partecipato e portato a casa circa 15 milioni di euro. Evidentemente quei risultati non sono stati compresi dalla mia comunità». Figus non fa accuse dirette, ma lascia intendere che all’appello mancano i voti di qualcuno, un suo sostenitore, che ha cambiato squadra. «Qualcuno non è stato leale con me – sottolinea – è qualcuno che è stato al mio fianco negli ultimi 15 anni e che ha ricoperto diversi importanti incarichi nelle amministrazioni da me presiedute. Opposizione? Adesso voglio riflettere su quanto accaduto, tra qualche giorno deciderò cosa fare».

Il nuovo consiglio sarà composto, per la maggioranza: Andrea Casu, sindaco, Pierpaolo Erbì, Federico Salaris, Elena Cossu, Chicco Loddo, Rita Corrias, Andrea Dessì, Alba Piras e Simone Frongia; per la minoranza: Antonello Figus, Matteo Garau, Sandro Manca e Sandra Pili. Nei prossimi giorni il neosindaco comunicherà i nominativi dei consiglieri che comporranno la nuova giunta.

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