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Oristano

Comincia dalla cupola il restauro di Santa Maria

Comincia dalla cupola il restauro di Santa Maria

Cabras, al via i lavori per bloccare le infiltrazioni che danneggiano la chiesa È la prima parte di un più ampio progetto di restauro per l’intero edificio

31 ottobre 2020
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CABRAS. Il vero nemico è l’acqua. Una goccia dopo l’altra stava danneggiando le pareti della pieve di Santa Maria Assunta, la chiesa lagunare che custodisce il simulacro di San Salvatore. Le infiltrazioni, generate dalle condizioni pessime degli intonaci esterni, stavano portando al deterioramento anche di parti interne della chiesa. Bisogna correre ai riparti e così la giunta comunale ha approvato il progetto del primo lotto per la messa in sicurezza e il restauro conservativo dell’edificio. Il programma di restauro parte proprio dagli interventi all’intonaco così da poter eliminare l’umidità che, nel 2016, avevano reso necessaria la messa in sicurezza della cupola con l’installazione di una rete di protezione. C’era infatti il timore che si potessero addirittura verificare dei crolli di materiale.

I lavori progettati e coordinati dall’architetta Silvia Oppo prenderanno le mosse con la rimozione dello strato esterno dell’intonaco e successivamente con il restauro e la revisione delle parti danneggiate delle pareti del tamburo, della cornice di coronamento. Si proseguirà poi con le opere sugli elementi di raccordo alla base del tamburo. Sulla copertura esterna verrà applicato un nuovo manto impermeabile e verranno impermeabilizzati i canali di gronda interni e i compluvi, quindi sarà effettuata una revisione completa degli intonaci che presentano fenomeni di degrado diffuso.

Il progetto costerà 79mila e 800 euro e sarà finanziato per la maggior parte dalla Regione con 70mila euro, ai quali si aggiunge il finanziamento comunale di 9mila 800 euro. I fondi erano stati ottenuti grazie alla partecipazione del Comune all’avviso pubblico regionale del 2018 per la realizzazione di interventi per gli edifici di culto. Dopo di che il progetto aveva superato tutti gli esami a cui era stato sottoposto e così si è potuto procedere con l’approvazione definitiva esecutiva. «È un intervento atteso da tempo per via delle condizioni di grave degrado in cui versano le pareti della cupola – dichiara il sindaco Andrea Abis –. Il parroco chiese espressamente un forte impegno dell’amministrazione per il recupero del monumento a lui tanto caro. Iniziamo a dare una prima risposta, perché a questo intervento urgente ne seguirà un secondo più ampio che prevede la ristrutturazione degli esterni e la valorizzazione degli interni della chiesa».

«Vogliamo restituire alla nostra comunità la bellezza originale della Pieve – aggiunge l’assessore alla Cultura Carlo Trincas –, è un un edificio di culto di grande valore e pregio e come tale deve essere mantenuto nel tempo». Entro l’anno si procederà con l’appalto dei lavori, che avranno una durata di tre mesi. (e.carta)

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