La Nuova Sardegna

Oristano

L’incubo adesso sono i contagi tra gli studenti

di Ivana Fulghesu
L’incubo adesso sono i contagi tra gli studenti

Nuove chiusure e nel Sarcidano timore per i giovani che frequentano a Isili. Altre otto suore positive

31 ottobre 2020
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ORISTANO. Tra i nuovi 27 casi di contagi da coronavirus accertati oggi in città ci sono otto suore dell’Istituto delle suore missionarie del Sacro Costato di Nuraxinieddu. La conferma arriva a un giorno di distanza dalla notizia che nella sede di Oristano dell’istituto religioso erano stati accertati altri dodici casi di positività, uno dei quali aveva portato anche al decesso di una suora già colpita da altre patologie.

Nel giorno in cui si registrano anche sei guarigioni in città, la fonte maggiore di problemi sembra essere quella delle scuole. Dopo la quarantena disposta a macchia di leopardo in alcuni istituti superiori, nella scuola dell’infanzia di via Lanusei, alle primarie di Sa Rodia e di via Bellini, ieri è stata la volta delle scuola di piazza Manno, dove il contagio di un alunno ha costretto alla chiusura di un’intera classe di diciotto alunni, con la quarantena disposta anche per gli insegnanti. Sempre in città, a causa di un nuovo contagio, è stato chiuso il centro di accoglienza per disabili Il Gabbiano che riaprirà martedì prossimo.

Dove si teme che l’onda lunga dei contagi possa investire la popolazione è nel Sarcidano. Il timore è legato alla situazione sanitaria nei paesi del circondario, in particolare a Isili, frequentato soprattutto dagli studenti e dove, con un centinaio di casi, è piena emergenza. La situazione desta preoccupazione perché, soprattutto tra i più giovani, si presta ancora poca attenzione al rispetto delle norme. «Servono comportamenti maturi e responsabili», è il monito del sindaco di Genoni Gianluca Serra che ha invitato i compaesani, in particolar modo proprio i giovani, al rigoroso rispetto di tutte le precauzioni: «Genoni al momento resiste. In ogni caso, la situazione sta diventando particolarmente seria in tutto il circondario; le informazioni che pervengono fanno presupporre un prossimo arrivo poderoso del virus anche in paese a causa della diffusione molto rapida, ma anche a causa dello scarso rispetto delle regole comportamentali che ancora persiste in molte persone, giovani e meno giovani.».

Il primo cittadino lancia allora «un appello fortissimo agli studenti delle scuole medie e superiori che, come ho avuto modo di notare, spesso vanno a scuola di mattina o passeggiano nel pomeriggio raggruppati e senza mascherine o con mascherine indossate male. In altri casi si radunano nel tardo pomeriggio in alcuni punti del paese con attività ludiche poco consone alla situazione di rischio».

L’attenzione è rivolta anche alle feste di Ognissanti. A Laconi il sindaco Salvatore Argiolas ha diramato un avviso per le ricorrenze dal 31 ottobre al 2 novembre: sarà consentito l’accesso in cimitero con l’obbligo di indossare le mascherine, rispettare il distanziamento e limitare la permanenza al tempo strettamente necessario alla visita e per la posa dei fiori.

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