La Nuova Sardegna

Oristano

Nughedu chiude scuole, bar, chiese e cimitero

Nughedu chiude scuole, bar, chiese e cimitero

La decisione dopo la crescita dei contagi. Nel capoluogo 100 alunni e molti docenti in quarantena

01 novembre 2020
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NUGHEDU SANTA VITTORIA. Dopo Aidomaggiore e Paulilatino anche Nughedu Santa Vittoria si blinda. La repentina impennata di contagi ha spinto l’amministrazione comunale a chiudere la scuola, il cimitero, le attività economiche che favoriscono l’aggregazione e a sospendere funzioni religiose e attività venatoria in forma associata. Nel giro di pochi giorni i casi d’infezione sono saliti a dieci, il 2,08 per cento dei residenti, e, finché non sarà completato lo screening molecolare sui contatti diretti delle persone positive, i comportamenti dei nughedesi saranno regolati dall’ordinanza emessa ieri dal sindaco Francesco Mura.

La situazione ha imposto l’annullamento delle commemorazioni dei defunti e delle altre celebrazioni religiose, il divieto d’accesso al camposanto, consentito solo ai fiorai su commissione, la chiusura delle due chiese dopo l’accordo col parroco e della scuola dell’infanzia. È stato poi deciso il divieto di spostamento verso le sedi scolastiche in altre località per gli studenti pendolari. Rimarranno abbassate le saracinesche degli esercizi adibiti alla vendita e alla somministrazione di cibi e bevande, mentre non sono previste limitazioni sugli spostamenti all’interno e fuori dai confini comunali, purché compatibili con le prescrizioni anti-covid di carattere generale. Fa eccezione la sola caccia, ammessa però esclusivamente in forma singola.

Domani sarà fatto il punto della situazione e, sulla base degli esiti del nuovo screening predisposto dall’Assl, l’amministrazione deciderà se revocare o meno il provvedimento: «La misura restrittiva serve per consentire all’autorità sanitaria di circoscrivere i casi d’infezione evitando che si diffonda ulteriormente il contagio», spiega il sindaco Francesco Mura. Le persone in quarantena fiduciaria sono circa cinquanta e in isolamento domiciliare si trovano anche le persone postive, quasi tutte sintomatiche.

«Quando la Assl avrà completato la rilevazione partiremo noi con i duecento test antigenici sul resto della popolazione», anticipa Mura, che conclude con un appello: «Non è necessario preoccuparsi oltre il dovuto, le cose si risolvono con la calma e il buon senso». Intanto anche il vicino Comune di Ardauli deve fare i conti con il primo caso di positività dall’inizio della pandemia, mentre Oristano, considerate anche le dimensioni, ha problemi ben più seri. Non tanto per i contagi che salgono sì di 17, ma sono tutti su persone che non hanno avuto bisogno di ricovero. Il vero problema in questo momento appare la scuola, tanto che il sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna hanno diretto il tavolo di coordinamento con i dirigenti degli istituti comprensivi cittadini per il monitoraggio sulla diffusione del coronavirus nelle scuole. Sono sempre 9 le classi chiuse, oltre 100 gli alunni e numerosi i docenti in quarantena. Per questo motivo c’è stato il confronto a distanza con i capigruppo in consiglio comunale. (mac)

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