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Psd’Az e Fratelli d’Italia litigano: scontro totale sull’urbanistica

ORISTANO. Ormai sono come cane e gatto nonostante l’alleanza che li tiene insieme nel governo regionale. Psd’Az e Fratelli d’Italia si punzecchiano senza sosta quando si tratta dell’amministrazione...

01 novembre 2020
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ORISTANO. Ormai sono come cane e gatto nonostante l’alleanza che li tiene insieme nel governo regionale. Psd’Az e Fratelli d’Italia si punzecchiano senza sosta quando si tratta dell’amministrazione comunale di Oristano. L’ultimo argomento di scontro è quello relativo alla paternità del Piano urbanistico sui centri storici delle frazioni, approvato dal consiglio comunale all’unanimità nella serata di giovedì. Non è certo una questione ideologica a contrapporre i due partiti, anche perché entrambi i gruppi consiliari sono nati in città molto tempo dopo le votazioni, con consiglieri eletti in altre liste. Il fatto è che Fratelli d’Italia, sorto dalle ceneri del gruppo di opposizione La Civica Oristano, è entrato in maggioranza a febbraio, scalzando dalla coalizione cittadina di centro destra proprio il gruppo sardista, nato dalla fusione di una civica con due ex componenti di Forza Italia, che ha dovuto subire anche il licenziamento da parte di Lutzu del proprio assessore, il delegato all'Urbanistica Gianfanco Sedda.

Ed è proprio a Sedda che il Psd’Az assegna la paternità della delibera che ha sbloccato dopo quasi quindici anni lo stallo urbanistico dei centri storici di Nuraxinieddu, Massama, Silì e Donigala, dove non si poteva più costruire o ristrutturare. Il segretario cittadino dei Quattro mori, Simone Prevete, è chiaro: «È giusto ricordare che le linee guida dei centri matrice delle frazioni sono state studiate e redatte già nel 2019 da Gianfranco Sedda, all’epoca assessore all’Urbanistica in quota Psd’Az, come potranno confermare l’architetta Maura Falchi, il sindaco Lutzu e il dirigente del settore Sviluppo del territorio Giuseppe Pinna».

Niente di più falso per il gruppo di Fratelli d’Italia, che replica a stretto giro: «Ancora una volta una minoranza nella minoranza distorce i fatti. La paternità delle linee guida è di chi le ha redatte: l’architetta Falchi, che peraltro ha voluto l’unico incontro che si è svolto sul tema con l’allora assessore Sedda. I meriti per questo passo in avanti vanno assegnati a lei, al dirigente Giuseppe Pinna, all’assessora Dora Soru e alla commissione Urbanistica».

Per i sardisti, c'è anche un altro progetto lasciato in eredità da Sedda che non sta ricevendo le necessarie attenzioni dell’amministrazione: «Auspichiamo un cambio di passo anche nel rifacimento di piazza Manno». «La competenza è dell’assessorato ai Lavori Pubblici, non di quello all’Urbanistica» replicano da FdI. Per piazza Manno, in ogni caso, manca poco alla pubblicazione della graduatorie provvisorie dei progetti presentati al concorso di idee indetto dal Comune in estate. (dav.pi.)

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