La Nuova Sardegna

Oristano

Sport e periferie, è caccia ai soldi

di Davide Pinna
Sport e periferie, è caccia ai soldi

Il Comune partecipa al bando del Governo con un progetto In programma il rifacimento della cittadella sportiva di Silì

01 novembre 2020
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ORISTANO. Finora non è andata bene, ma chissà che la terza volta non sia quella buona. Il Comune tenta nuovamente la carta del bando governativo “Sport e Periferie”, stavolta per l’area sportiva di Silì, dopo che erano andati a vuoto i due tentativi precedenti. Il primo per il Tennis Club 70 di Torregrande, con un progetto da 1 milione e 700mila che non aveva ottenuto il finanziamento pubblico e si è concretizzato per ora in un primo intervento da 250mila euro sui campi da gioco, sostenuto con un mutuo contratto dal Comune. Il secondo per l’area sportiva di Torangius, dove si puntava alla realizzazione di una cittadella gestita da un concessionario privato.

Ora ci si sposta nella frazione più popolosa, Silì, dove l’assenza di strutture sportive adeguate rappresenta da anni un problema, come negli altri paesi che orbitano intorno al capoluogo. Con una spesa complessiva di circa 700mila euro, i lavori ne costano circa 500mila, l’amministrazione Lutzu punta alla sistemazione del campo da calcio a undici, di uno dei campi da tennis – l’altro si trova al momento in buone condizioni –, degli spogliatoi, delle tribune e delle aree comuni, con la realizzazione di una recinzione.

Sul campo da calcio di Silì oggi si allena l’Atletico Oristano, la società femminile che milita nel campionato di serie C dopo aver calcato per quattro stagioni la massima serie nazionale. Le calciatrici devono fare i conti con un campo in terra battuta e sabbia, che in inverno si trasforma in un pantano e quando non piove diventa invece una pietraia, dura e sconnessa.

Se dovesse arrivare il finanziamento, però, potrebbero allenarsi – e forse anche giocare, dato che in città c’è il problema della coabitazione di troppe squadre al campo Tharros – in un campo in erba sintetica, realizzato con tutti i crismi per ospitare partite dilettantistiche. La promozione del settore femminile è in effetti uno dei temi con cui il Comune cercherà di guadagnarsi la fiducia del governo, in un bando che mette insieme il recupero delle strutture sportive abbandonate con gli interventi sociali nelle periferie urbane. «La valorizzazione del settore femminile del calcio, l’integrazione dei disabili inseriti nel centro per le autonomie e la partecipazione dei ragazzi iscritti alle ludoteche cittadine sono di importanza strategica per la città» scrive nella relazione sociale allegata al progetto la responsabile dei servizi sociali comunali, Elisa Daga.

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