La Nuova Sardegna

Oristano

Lotta a “rifiuto selvaggio”, 95 multati in dieci mesi

di Davide Pinna
Lotta a “rifiuto selvaggio”, 95 multati in dieci mesi

La polizia locale ha moltiplicato le sanzioni grazie all’uso delle telecamere mobili L’assessore: «Incassati 17mila euro, ma l’obiettivo non è far soldi bensì educare»

04 novembre 2020
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ORISTANO. «Non vogliamo fare cassa, ma stimolare comportamenti virtuosi». Ed effettivamente i numeri sembrano dare ragione all’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Licheri. A guardare gli incassi delle multe staccate per infrazioni ambientali – 17mila euro fino ad oggi nel 2020 – si capisce che non si tratta di somme faraoniche, a malapena sufficienti per bonificare le discariche abusive. È un altro l’indicatore che per l’assessore va osservato con attenzione: nel 2018 le infrazioni ambientali contestate dalla polizia municipale erano 31, nel 2019 erano 50 e nei primi dieci mesi del 2020 sono arrivate a 95, più che triplicate nonostante i residenti abbiano passato più di un mese dentro casa per il lockdown e ne manchino ancora due alla fine dell’anno.

Difficile pensare che ci sia stato un imbarbarimento dei cittadini, dato che l’abbandono irregolare dei rifiuti è un problema cronico e basta fare un giro in qualsiasi strada di campagna per rendersi conto che la situazione è la stessa da anni. Certamente, poi, non aiuta il fatto che nell’ultimo anno il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti è andato più volte in tilt, a causa di problemi del principale centro di conferimento, l’impianto Tecnocasic di Assemini. Il Comune però ha deciso di incrementare i suoi sforzi sulla vigilanza. «Da tempo abbiamo intensificato l’azione di controllo e il trend negli ultimi anni è evidente – osserva Licheri –. L’assessorato, l’ufficio Ambiente, la polizia locale e la ditta che gestisce il servizio di igiene urbana operano seguendo tre direttrici: il potenziamento dei servizi, anche attraverso il nuovo appalto che andrà a regime nei prossimi mesi, le campagne di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini, l’azione di controllo per sanzionare i comportamenti scorretti». Proprio le 95 sanzioni tra i 100 e i 250 euro emesse nel 2020 permettono di disegnare un quadro delle scorrettezze più diffuse: il 50 % ha colpito chi abbandonava rifiuti nel territorio comunale, mentre il 40 % delle sanzioni è stato inflitto a cittadini che non curavano la pulizia di aree di loro proprietà. Una minima parte delle multe è infine legata ai controlli sui rifiuti conferiti attraverso la normale raccolta differenziata e questo tipo di controllo diventerà ancora più facile nei prossimi anni, quando dovrebbero entrare nel sistema i contenitori dotati di chip identificativo.

I multati sono perlopiù privati cittadini, in tutto 84, mentre sono 11 le attività produttive colte sul fatto. Un terzo delle violazioni, inoltre, è stato accertato grazie alle telecamere mobili: «Il loro utilizzo ci ha fornito un grosso aiuto» afferma l’assessore Licheri. L’amministrazione comunque non si adagia sugli allori degli ottimi risultati conseguiti nelle percentuali di raccolta differenziata, fra i migliori del Mezzogiorno. «Chi non rispetta le regole vanifica l’impegno di tanti. L’aumento dei controlli, deve indurre anche i cittadini più riottosi a convincersi della necessità di rispettare l’ambiente», conclude.

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