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violenza di genere 

Maltrattava la compagna, condannato a tre anni

Maltrattava la compagna, condannato a tre anni

RIOLA SARDO. Lui comandava, lei poteva solo ubbidire. I «no» non erano ammessi e se qualcosa non andava secondo la volontà del compagno, quest’ultimo non perdeva occasione per prendere a botte la...

06 novembre 2020
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RIOLA SARDO. Lui comandava, lei poteva solo ubbidire. I «no» non erano ammessi e se qualcosa non andava secondo la volontà del compagno, quest’ultimo non perdeva occasione per prendere a botte la compagna. I problemi sarebbero nati nel momento in cui inizio la convivenza, ma nel capo d’imputazione, per ammissione della stessa parte offesa, l’imputato Davide Leoni si è ritrovato a doversi difendere solo per i due mesi tra ottobre e dicembre del 2018. Ci ha provato, ma le accuse erano state confermate tramite un incidente probatorio dalla compagna per cui, ieri mattina, la giudice per le indagini preliminari Federica Fulgheri ha condannato l’imputato a tre anni di reclusione.

Davide Leoni, 33 anni, ha già passato in carcere otto mesi, perché a dicembre dell’anno scorso fu arrestato dai carabinieri della stazione. A chiedere il loro intervento era stata la compagna che aveva dovuto subire l’ennesimo episodio di maltrattamenti. Come ha ricostruito il pubblico ministero Silvia Mascia, che ha chiesto la condanna a cinque anni, la situazione in casa era diventata invivibile. Davide Leoni dava continuamente ordini alla compagna e pretendeva di regolarne la vita. Le ordinava di lavare i piatti o la casa e non tollerava ritardi o dinieghi. Così, quando la compagna non si metteva immediatamente a sua completa disposizione, arrivavano le botte. In più di un’occasione la ragazza era stata costretta a lasciare la casa dove i due abitavano e ad attendere fuori dalle mura domestiche che le acque si calmassero. Come lei stessa ha confermato, non aveva infatti la chiave per potervi accedere e doveva quindi attendere che il compagno acconsentisse a un suo rientro. A dicembre del 2019 decise però di chiamare i carabinieri e porre fine a tutto.

L’avvocato difensore Fabio Costa, sulla base delle dichiarazioni del suo assistito, non ha negato gli episodi di maltrattamenti, ma ha chiesto e ottenuto le attenuanti per cui la pena è stata diminuita di due anni rispetto alle richieste. (e.carta)

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