La Nuova Sardegna

Oristano

Estorce 500 euro, arrestato un 35enne

di Enrico Carta
Estorce 500 euro, arrestato un 35enne

Cabras, minacce alla madre e alla sorella per avere il denaro Aveva incendiato anche la porta di casa di uno zio

10 novembre 2020
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CABRAS. Forse è colpa della droga, forse la droga era solo una scusa. Poco cambia perché l’esito è che due giorni fa è finito in carcere E.P., 35 anni, ora indagato per estorsione, minacce e danneggiamento a seguito di incendio. Non bisogna andare lontano dalle mura di casa per cercare il motivo dell’intervento dei carabinieri. A chiamarli sono stati i familiari del disoccupato che si ritrovano di fronte all’ennesima richiesta di denaro e all’ennesima scenata. E. P. voleva infatti dei soldi, almeno 100 euro e come al solito li ha chiesti alla madre. Stanca però di vedere una scena che si ripeteva da tantissimo tempo e con una costanza ormai insostenibile per le non certo piene casse familiari, la sorella ha provato a fargli cambiare idea dicendo che avrebbe chiamato proprio i carabinieri per mettere fine a tutto.

Questa risposta ha però scatenato la reazione del fratello, tanto che il 35enne se l’è presa prima con alcuni mobili di casa, poi ha iniziato a inveire contro di loro e a minacciarle, dicendo che avrebbe dato fuoco alle loro auto. Non si è però limitato alle sole parole, perché subito dopo ha impugnato un coltello. Ha urlato ripetutamente che le avrebbe ammazzate se non gli avessero dato i soldi e se avessero osato chiamare i carabinieri.

Madre e figlia hanno però resistito e non hanno consegnato il denaro a E.P. che, qualche giorno più tardi, ha pensato di orchestrare un piano per arrivare sino a quei soldi che erano diventati la sua vera ragione di vita. Si è recato a casa di uno zio e lì ha appiccato un incendio al portone d’ingresso. I danni non sono stati esagerati, ma ciò ha comunque generato allarme. È stato allora che E.P. è tornato alla carica con la madre spiegandole che a dare fuoco alla porta era stato uno spacciatore a cui lui doveva 500 euro. A quel punto la donna, ancora più impaurita da possibili ritorsioni da parte di estranei verso suo fratello, ha dato al figlio i soldi richiesti.

La storia sembrava finita lì, ma la paura che tutto ricominciasse da capo ha portato i familiari a chiedere ugualmente l’intervento dei carabinieri che, coordinati dalla procura della Repubblica, in pochi giorni hanno risolto il caso. Hanno scoperto chi aveva appiccato l’incendio e raccolto le testimonianze di chi, da tempo, subiva le angherie del proprio caro. A quel punto è scattato il provvedimento di arresto per cui E.P., assistito dall’avvocato Fabio Costa, attende ora l’interrogatorio di garanzia.

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