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La casa di riposo del paese registra la sua seconda vittima

LACONI. Una ferità al cuore della comunità. È ciò che ha provocato il Covid facendo il suo ingresso nella casa di riposo intitolata a Sant'Ignazio. La cittadina del Sarcidano piange un altro anziano...

13 novembre 2020
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LACONI. Una ferità al cuore della comunità. È ciò che ha provocato il Covid facendo il suo ingresso nella casa di riposo intitolata a Sant'Ignazio. La cittadina del Sarcidano piange un altro anziano ospite della struttura, un uomo di 86 anni, deceduto ieri dopo che nei giorni scorsi era risultato positivo al virus. Tutti i 19 ospiti della struttura risultano contagiati e 8 dipendenti. Due i decessi. Un virus subdolo che si è diffuso tra gli anziani che hanno manifestato prevalentemente sintomi febbrili, mentre per qualcuno più avanti negli anni o con patologie pregresse è stato necessario anche il ricovero in ospedale. Lo scorso tre novembre il Coronavirus ha mietuto la sua prima vittima proprio nella casa di riposo cittadina, un anziano di 93 anni le cui condizioni si sono aggravate al punto di decidere il trasferimento in una struttura ospedaliera. Ad aggiungere ancor più dolore alla vicenda è stata la lunga attesa di 12 ore in ambulanza. Una situazione difficile dal punto di vista gestionale per via dei numerosi contagi tra ospiti e dipendenti, ma anche dal punto di vista psicologico per chi lavora in quella che a tutti gli effetti è una grande famiglia, dove, va sottolineato, nonostante le oggettive difficoltà e i pochi mezzi, il personale sta cercando di garantire agli ospiti la migliore assistenza. «Una situazione grave. Il Centro operativo prosegue con il monitoraggio dell'emergenza e continua a confrontarsi con le autorità sanitarie», ha detto il sindaco Salvatore Argiolas, mercoledì, nel corso della seduta di insediamento del nuovo consiglio comunale. Il bollettino di ieri contava oltre all'anziano deceduto anche un nuovo cittadino positivo. Dai dati ufficiali, attualmente, sono complessivamente 30 i casi positivi nella cittadina. Un dato particolarmente interessante e anche rassicurante, è che tra i numerosi tamponi che hanno dato esito negativo ci sono anche quelli che riguardano familiari delle persone positive, che, dunque, non risultano essere stati contagiati. Come anticipato nei giorni scorsi dal Sindaco, per conoscere la gravità della situazione, entro pochi giorni i test saranno estesi ai cittadini. Ieri è stato diramato un comunicato per spiegare le modalità di adesione volontaria ai test.

Nuove decisioni assunte anche in altri centri della Provincia. A Paulilatino chiuse due scuole e tampni per tutti a seguito di due casi di positività, mentre a Ghilarza i casi salgono a 59 i positivi dal’inizio della pandemia, mentre a Sorradile il sindaco Pietro Arca ha disposto la chiusura del paese sino a fine mese. In paese ci sono 4 positivi mentre le persone che attendono l’esito del tampone sono otto. Entro pochi giorni test antigenici per tracciare l’intera popolazione.(iv.ful. e mac)

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