La Nuova Sardegna

Oristano

Simaxis, scatena il suo cane contro gli agenti

Simaxis, scatena il suo cane contro gli agenti

I poliziotti, feriti dai morsi, sono riusciti a calmare la bestia e ad arrestare il padrone e il figlio. Nel casolare chili di droga

14 novembre 2020
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ORISTANO. Avevano messo a guardia del loro “tesoretto” un cane feroce e ben addestrato, ma non è servito a bloccare gli investigatori della Mobile che ieri hanno arrestato padre e figlio, in un casolare tra Simaxis e il capoluogo che ospitava un buon quantitativo di droga e una pistola.

Gli investigatori della Quarta sezione, quella che si occupa di reprimere il traffico di sostanze stupefacenti, dopo una prima attività di pedinamento e appostamento nelle strade della periferia hanno deciso su disposizioni del loro dirigente Samuele Cabitzosu, di far irruzione in un vecchio capannone in uso a Lorenzo Cont, 59enne di origini elvetiche ma residente a Oristano da diversi anni. Questi vistosi scoperto, ha dapprima tentato una inutile fuga, poi, una volta raggiunto, ha sguinzagliato contro i poliziotti un cane di grossa taglia che ha azzannato due degli agenti ferendoli.

Con non poca difficoltà gli investigatori son riusciti a bloccare cane e padrone, placando il primo e arrestando quest'ultimo. E non solo per l’aver aizzato contro il cane. Infatti Cont aveva 7 chili di marijuana suddivisa in 30 sacchetti termosaldati e sottovuoto, nonché di tutto il materiale per il confezionamento, compresi bilancini di precisione, macchina per sottovuoto, e sacchetti per il confezionamento e tutta l'attrezzatura per la produzione di piccoli panetti di sostanza assimilabile ad una sorta di hashish ricavata pressando, all'interno di formine rettangolari, la resina ricavata dai boccioli di canapa indiana e i residui di marijuana tritati in precedenza.

I due agenti sono stati medicati per le ferite riportate dai morsi del cane, un incrocio tra un pitbull e un boxer; uno di loro è stato azzannato anche al collo. Il cane, una volta placato e riportato alla quiete, è stato affidato alla compagna dell'arrestato, che però non avrà altra compagnia. Durante le concitate fasi dell'arresto, infatti a inutile sostegno di Cont è intervenuto Iacopo Tasini, suo figlio diciannovenne. Lo ha fatto portando addosso una Beretta con matricola abrasa e per questo motivo anch'essa tratta in arresto. Durante le fasi della perquisizione, poi estesa anche alle abitazioni degli arrestati, è stato rinvenuto, all'interno del vecchio capannone, un luogo utilizzato come essiccatoio, ricavato mediante l'utilizzo di un grosso phon professionale riadattato per l'uso specifico e di una specie di tenda ricavata con l'utilizzo di reti metalliche e lenzuola. Padre e figlio sono finiti a Massama.

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