La Nuova Sardegna

Oristano

antinfluenzali 

Vaccini, quasi raddoppiata la richiesta ai medici di base

ORISTANO. I vaccini antinfluenzali vengono forniti in quantità limitate e i medici di famiglia sono costretti a rimandare indietro i loro assistiti e a chiedere loro di attendere l’arrivo della...

17 novembre 2020
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ORISTANO. I vaccini antinfluenzali vengono forniti in quantità limitate e i medici di famiglia sono costretti a rimandare indietro i loro assistiti e a chiedere loro di attendere l’arrivo della nuova fornitura. Il problema in città è lo stesso che devono affrontare quotidianamente i loro colleghi in tutto il territorio regionale. La società che fornisce i vaccini, la Sanofi Pasteur, non riesce a soddisfare le richieste pervenute, quasi raddoppiate rispetto allo scorso anno. E con l’emergenza sanitaria in corso dovuta al Sars-Cov-2 la mancanza del vaccino antinfluenzale contribuisce ad esasperare la paura delle persone, che ritengono il problema dovuto non alla mancanza del farmaco ma alla mancanza di disponibilità dei medici di famiglia. Sandro Usai, rappresentante provinciale dei medici di medicina generale (FIMMG), smentisce categoricamente. «Niente di più falso – afferma Usai – iIl problema è lo stesso dappertutto. A Oristano come nel resto della regione, e questo è dovuto al fatto che finora i vaccini non sono stati forniti in quantità sufficiente per soddisfare tutte le richieste». Nel 2019 sono state distribuite circa 35 mila le dosi di vaccino. Quest’anno il numero delle dosi richieste è quasi raddoppiato, e finora ne sono state distribuite circa 18 mila. Come mai questo ritardo nella consegna del farmaco, si chiedono i medici di famiglia, che devono rispondere ai loro assistiti. «Gli anni scorsi tutto veniva predisposto entro giugno – spiega Usai – quest’anno quella data pare sia slittata a settembre». La campagna vaccinazioni 2020-2021, ritenuta particolarmente importante proprio per la presenza del Coronavirus, è stata avviata a ottobre e non a novembre, come accadeva negli anni precedenti. La priorità come sempre viene data ai soggetti più fragili. (pi.maro)

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