La Nuova Sardegna

Oristano

Macchina per tamponi “scippata” al San Martino

Macchina per tamponi “scippata” al San Martino

Destinata a Oristano è stata invece dirottata a San Gavino. Sconcerto del sindaco. «Fatto grave»

25 novembre 2020
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ORISTANO. Mentre si registrano nuovi casi in provincia ad Paulilatino (11 positivi, soprattutto giovani) e Abbasanta (12), a Siamanna, e a Cuglieri, e una feroce polemica sull’uso dei fondi covid a Santa Giusta tra maggioranza e opposizione, con lunghi documenti con accuse reciproche, la città segna un altro anziano deceduto, ma ospite a Borore, e due anziani deceduti, di Bosa e Tresnuraghes al San Martino. Due i casi sospetti, dopo uno screening, a Sorradile.

E proprio sulle carenze del San Martinosi è incentrato l’incontro della commissione sanità del consiglio con il direttore Marras. Un incontro dal quale sono emersi solo ieri aspetti sconcertanti della gestione dell’emergenza. Oristano è rimasta vittima dell'ennesimo scippo. Stavolta, si parla del macchinario per processare i tamponi ordinato in estate dalla Assl e dirottato, si è scoperto a San Gavino. A Oristano si riescono a fare anche 1000 tamponi al giorno, ma per processarli bisogna inviarli fuori sede e così i tempi si allungano. «Sono deluso – ha detto il sindaco Lutzu – ancora una volta il nostro territorio viene depotenziato dalle scelte dell'Ats, con cui sono pronto a fare ogni verifica per capire cosa è successo».

«Un fatto gravissimo – attacca Efisio Sanna – l'Ats dovrebbe garantire l'equilibrio fra i territori e chi non è in grado di farlo dovrebbe lasciar spazio ad altri». La brutta notizia è arrivata durante l'incontro al quale erano presenti le associazioni Komunque Donne, Aniad, Cittadinanzattiva e Thalassemici Oristano e i tre sindacati confederali. «Apprezziamo la disponibilità e la franchezza della dottoressa Marras» afferma Efisio Sanna, che segnala poi il problema dei medici diabetologi: «A Lanusei ci sono due diabetologi che hanno chiesto il trasferimento a Oristano. Quella Assl ha un bacino di pazienti diabetici dieci volte più piccolo di Oristano, ma entrambe hanno quattro medici. Per il trasferimento non c'è stato ancora il via libera dell'Ats. Devono prima trovare i sostituti, dicono, ma quando si tratta di trasferire medici da Oristano il problema a quanto pare non se lo pongono, come capitato di recente con il centro trasfusionale». C'è, però, anche qualche buona notizia: «Tra oggi e domani dovrebbe riaprire il pronto soccorso, stavolta con le tende per il pre-triage che dovrebbero evitare nuove chiusure. Inoltre la Assl ha potenziato le Usca, oltre a Terralba opereranno anche a Oristano e Ghilarza-Bosa e avranno 11 medici a disposizione». Secondo la Assl che ha assicurato che il punto di prelievo messo in piedi dall’Esercito allo paio Smart di Torangius sarà operativo da domani, nove dei dieci medi assegnati in questi giorni sono già operativi.

A Ghilarza i medici sono entrati nella casa di riposo. Hanno verificato le condizioni cliniche dei 24 pazienti positivi e stabilire per ciascuno di loro le modalità di assistenza più appropriata.

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