La Nuova Sardegna

Oristano

garante detenuti 

«Attività didattiche e rieducative più difficili in carcere»

ORISTANO. Il Garante dei detenuti del Comune di Oristano, Paolo Mocci ha espresso in una nota la sua preoccupazione per l’incremento dei casi di covid tra i reclusi e il personale di Massama.«Il...

26 novembre 2020
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ORISTANO. Il Garante dei detenuti del Comune di Oristano, Paolo Mocci ha espresso in una nota la sua preoccupazione per l’incremento dei casi di covid tra i reclusi e il personale di Massama.

«Il contagio all'interno del carcere di Massama ultimamente riflette in modo amplificato il trend in crescita registrato nella città e nel territorio provinciale di Oristano. In pochi giorni i casi di positività si sono moltiplicati, superando i casi registrati nella primavera scorsa. Allora non vi erano stati casi di contagio tra il personale, ma oggi purtroppo non è così. La diffusione del virus tra il personale di Polizia Penitenziaria crea un importante disagio. Infatti, le varie attività dei detenuti sono gestite dagli agenti, i quali, in numero ridotto e già esiguo rispetto alle necessità, non riescono a venire incontro alle esigenze, impedendo la normale attività quotidiana didattica e rieducativa. Nella prima ondata di diffusione del Virus, tutte le attività erano state sospese, chiaramente per l'inesperienza degli operatori a gestire la nuova situazione. Oggi, però, che gli interventi legislativi hanno dato le necessarie indicazioni, appare difficile indicare una data a partire dalla quale le lezioni potranno riprendere. Le caratteristiche abitative dell'Istituto non garantiscono le distanze tra i detenuti e gli operatori. Le aule sono poche e di ridotte dimensioni. I detenuti iscritti quest'anno sono aumentati e purtroppo non è possibile garantire la didattica a tutti. La didattica in remoto, sarebbe una valida soluzione. Ma la zona adibita a scuola non è raggiunta dalla linea internet».

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