La Nuova Sardegna

Oristano

Pronto soccorso riaperto, almeno oggi

Pronto soccorso riaperto, almeno oggi

Quasi tutti occupati i posti nell’area dedicata ai pazienti covid. Il sindaco convoca il comitato del distretto

02 dicembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. E al quarantesimo giorno, il Pronto soccorso ha riaperto alle urgenze non covid. Ma non è il caso di cantar vittoria. Ieri sera l’area che ospitava i pazienti covid era piena per tutti gli otto posti disponibili, con un solo medico che anche questa notte si è dovuto dividere tra pazienti “normali” e altri covid, ospitati chiaramente in aree diverse. Sarebbe bastato un altro paziente positivo per rimandare in tilt il reparto.

La apertura formale è stata decisa l’altra notte: trasferiti nelle aree covid degli ospedali di Cagliari, Olbia e Bosa, tutti e dieci i pazienti che si trovavano ricoverati nel reparto, si è potuto procedere alla sanificazione e finalmente, ritornare ad una quasi normalità.

Già, perché, come era facile immaginare, inevitabilmente solo durante la mattina di martedì, sono arrivati altri cinque pazienti covid, poi diventati sette, e poi otto che ovviamente, sono stati ricoverati in osservazione, in attesa di poterli trasferire. Intanto, secondo la Assl attraverso le nuove assunzioni, l'organico del reparto che era ridotti ai minimi termini sarebbe stato riportato a livelli se non ottimali, almeno accettabili. Sarebbero infatti dieci i medici a turnare, compresi anche i neoassunti a tempo garantendo così il mantenimento dell’assistenza per le urgenze che fino a ieri venivano dirottate a San Gavino, che contemporaneamente, a conferma di quanto la sanità sarda sia impreparata ad affrontare questa emergenza, ha dovuto a sua volta chiudere il suo Pronto soccorso a seguito dell'arrivo di alcuni pazienti covid.

E a dimostrazione della prudenza che pervade la riapertura del Pronto Soccorso ieri in Asl nessuno si faceva illusioni sulla durata del normale funzionamento del reparto. Da un momento all'altro, l'arrivo, molto probabile, di altri pazienti con i sintomi del coronavirus, potrebbe nuovamente sbarrare le porte del Pronto Soccorso. Molto dipenderà da quanti posti letto saranno resi disponibili nei nuovi reparti Covid decisi dalla Regione, in gran parte ancora da attivare.

Proprio l'altro giorno, il Comitato per il diritto alla salute, in un duro documento di richiamo rivolto ai sindaci del territorio, parlava di «situazione di pericolo estremo», per i 150 mila abitanti della provincia, rimasti senza un Pronto soccorso. La necessità di rafforzare la struttura, dopo anni di costante indebolimento legato alla riduzione delle risorse finanziarie e al depauperamento degli organici, sarà tema della discussione dell’assemblea dei sindaci del Distretto di Oristano, convocata per giovedì dal sindaco, Andrea Lutzu, che ha convocato il comitato del distretto sanitario.(mc)

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative