La Nuova Sardegna

Oristano

La generosità non va in vacanza grazie alla Caritas

di Davide Pinna
La generosità non va in vacanza grazie alla Caritas

Tante iniziative in questo periodo che precede le feste Decine di borse di studio e tanto sostegno alle famiglie

10 dicembre 2020
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ORISTANO. Il mandato, enunciato da Papa Francesco nel suo ultimo libro “Il cielo sulla terra – Amare e servire per trasformare il mondo”, è chiaro. Stare vicini agli ultimi è un principio fondamentale del cristianesimo, ma ogni epoca storica ha i propri ultimi, e ora il Pontefice spiega che hanno il volto «degli anziani soli, dei lavoratori precari o in nero, dei rifugiati, delle persone disabili». Proprio a queste persone si rivolge il lavoro della Caritas diocesana, che sotto Natale non solo non si risparmia ma amplia il proprio raggio d’azione, guardando anche alla pandemia e al diritto all’istruzione e alla prevenzione, quest’ultima destinata a tutti gli operatori, i volontari e soprattutto alle persone che si rivolgono alla Caritas: soggetti esposti, per i quali il contagio potrebbe comportare ancora più problemi di quanti già non capitino a chi vive in condizioni più fortunate.

«Vogliamo organizzare uno screening rapido – spiega la direttrice dell’organizzazione Giovanna Lai – mettendo a disposizione dei kit per i tamponi gratuiti». Non basta il lavoro dell’organizzazione caritatevole per quest’operazione, ovviamente. C'è bisogno del personale medico che ha aderito volontariamente all’iniziativa, e del Rotary Club che ha donato una parte dei kit, per il resto acquistati dalla stessa Caritas.

Ma carità non significa soltanto assistere chi vive situazioni di povertà ed emarginazione, ma anche aiutarlo a uscirne o prevenire le difficoltà. Così la Caritas diocesana mette in campo quasi 100 borse di studio, indirizzate ai ragazzi che cominciano le superiori e l’università: «È un segno concreto per le famiglie che hanno difficoltà a sostenere i propri figli negli studi». I contributi sono stati erogati con due bandi: 60 ragazzi hanno ricevuto quello per le spese scolastiche delle scuole superiori, mentre le domande presentate dalle matricole universitarie sono state più di quelle previste. «Si prevedeva l'assegnazione di 25 borse di studio da 500 euro, ma sono arrivate molte più domande. Vista la situazione e l’incertezza del tempo che stiamo vivendo, la Caritas, d’accordo con l’arcivescovo Roberto Carboni, ha stanziato un ulteriore contributo straordinario accogliendo tutte le domande presentate e donando 500 euro per la prima fascia e 300 euro per gli altri». Quel che cambia rispetto al passato è che non ci potrà essere una cerimonia pubblica di consegna.

Nel frattempo non si ferma nemmeno l’attività ordinaria con il supporto telefonico, le visite domiciliari, l’accoglienza delle famiglie nella nuova sede di via Cagliari 183, dove si trovano anche l’emporio della solidarietà, la farmacia e la biblioteca.

«I nostri interventi sono diversificati per far fronte al mutamento dei bisogni, delle fragilità, delle richieste di aiuto» spiega la presidentessa Giovanna Lai. C’è spazio dunque anche per chi ha bisogno di assistenza nelle pratiche burocratiche, per le piccole imprese a cui serve sostegno, per chi non riesce a pagare le bollette o l’affitto. Ci sono le visite mediche e l’assistenza sanitaria, l’aiuto per l’acquisto di materiale scolastico e per la didattica a distanza, oltre che le tradizionali consegne di pacchi alimentari, a cui si aggiungeranno in questo periodo natalizio dei buoni spesa. «Non potremmo farcela da soli – conclude Giovanna Lai –. Tutto questo è possibile grazie a persone, enti, associazioni e imprese che ci sostengono e che speriamo continuino a farlo in questa fase di ripartenza».

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