La Nuova Sardegna

Oristano

Trenino verde in stazione il comitato scrive ad Arst

Trenino verde in stazione il comitato scrive ad Arst

Monca la tratta tra Laconi e Sorgono per la mancata sistemazione di due ponti Piano 2021 per il turismo, chiesto un incontro con l’amministratore unico Neroni

20 dicembre 2020
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LACONI. Il 2021 è una data importante per il trenino verde. Oltre alla legittima aspettativa di una ripresa generale dopo un anno difficile, a gennaio ricorre il centenario del viaggio a bordo della storica locomotiva, raccontato dallo scrittore inglese David Herbert Lawrence nella celebre opera Mare e Sardegna. È un evento che i tanti sostenitori del trenino verde vorrebbero, anche se i tempi stringono, poter celebrare con un atteso risultato: la riapertura di tutte le tratte e un progetto di rilancio.

È un desiderio più volte espresso, ma che sembra ancora un traguardo lontano. Nessun nuovo incontro, nessun nuovo dialogo sui vari aspetti del progetto di rilancio, frutto di accordo tra Regione, Arst e Comitato. Questioni che riguardano il futuro della storica ferrovia, importante attrattore turistico, che necessitano di un confronto che non trova spazio nell'agenda politica della giunta regionale. Diverse sono state le richieste di incontro disattese. Il Comitato, però, non si arrende. Dopo la sosta imposta dal covid, riprende la sua battaglia e lo fa con una richiesta di incontro urgente rivolta al nuovo amministratore unico dell’Arst Roberto Neroni.

Nonostante tutte i problemi legati all’emergenza sanitaria, agli impegni e alle difficoltà di organizzare incontri in presenza, «il confronto potrebbe avvenire – spiega Paolo Pisu portavoce del Comitato – in videoconferenza, per un breve tempo e con una piccola delegazione del Comitato». Si vuole così puntare nuovamente i riflettori sul progetto e dare risposte a chi crede nel rilancio del trenino verde anche come preziosa opportunità di sviluppo delle zone interne.

Il Comitato per la salvaguardia del Trenino Verde riunisce operatori turistici, economici, amministratori dei territori interessati dalle tratte, associazioni e sindacati. «Comprendiamo gli impegni – si legge nella lettera inviata all’Arst –, ma anche noi che operiamo, con grandi difficoltà, nei territori dell’interno abbiamo bisogno di risposte urgenti sul programma dell’Arst, sia in riferimento al Calendario 2021 del trenino verde, sia sullo stato dei lavori riguardanti i 10 milioni e 300mila euro assegnati dalla regione all’Arst ormai quasi due anni fa». In quei progetti c’è anche la sistemazione di due ponti sulla tratta Laconi-Sorgono, una delle più suggestive, chiusa da tre anni. «Non sono tempi accettabili – ribadiscono dal Comitato – per dei lavori non certo complessi che riguardano territori dove gli operatori si sono dimostrati più che collaborativi, impegnandosi e spendendo soldi per essere pronti per l’accoglienza dei turisti».

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