La Nuova Sardegna

GHILARZA. La musica travalica ogni confine, ideale e fisico, e ieri lo ha fatto anche a Ghilarza uscendo dalle aule scolastiche e trasferendosi nelle vie e nelle piazze, dove le norme anti-covid sono meno stringenti di quelle che regolano gli incontri nei luoghi chiusi. Proprio per affermare il concetto che la pandemia non deve costituire una barriera per l'istruzione, l'arte e la cultura, la scuola media a indirizzo musicale ha organizzato un saggio tra la gente accompagnando le esibizioni con lezioni di musica e con sessioni estemporanee di pittura. Le mini orchestre hanno dato spettacolo nel pomeriggio sotto i portici di Casa Badalotti, in "sa corze" di piazza Gramsci, in un'altra loggia di corso Umberto e di fronte all'ospedale Delogu. Mentre i giovani allievi, divisi in gruppi per evitare assembramenti, si esibivano al clarinetto, alla chitarra, al violino e al pianoforte, altri studenti riproducevano le scene con tempere e pennelli. Oltre al messaggio che l'istituto comprensivo ha voluto trasmettere attraverso il saggio Musica sotto i portici, lo spettacolo itinerante è stato anche un modo per avvicinare la scuola al territorio in un momento in cui le occasioni d' incontro sono condizionate dalle misure di prevenzione. «L’iniziativa coordinata dai docenti Susanna Dessì, Ivo Zoncu, Francesca Piras e Manuela Pittau ha voluto offrire un messaggio di speranza e serenità avvicinando ulteriormente la scuola alla comunità», ha spiegato la dirigente Rosella Uda.

Maria Antonietta Cossu