La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras,veleni e ripicche natalizie

Cabras,veleni e ripicche natalizie

In Consiglio accuse, urla e insulti, anche dentro la maggioranza: incarichi e gelosie alla base di tutto

23 dicembre 2020
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CABRAS. In teoria a Natale si è tutti più buoni. Certo questa massima non si può applicare oggi al consiglio comunale di Cabras, attraversato da veleni, accuse, spesso non bisbigliate, né mandate a dire, semmai amplificate anche dalla certezza di avere un uditorio in teoria infinito nel web. Nei giorni scorsi il malessere dentro e fuori la maggioranza si era manifestato in diversi modi: prima l’accusa al sindaco di inviare in ritardo gli atti ai consiglieri poi le accuse di maschilismo verso il primo cittadino, anche a causa dello scontro avuto con due (ormai ex) consigliere di maggioranza: Maria Carla Sanna e Alessandra Lochi. Le ragioni dello scontro finale apparentemente sono legate alla risposta, ritenuta non soddisfacente, del sindaco a una lettera di un imprenditore locale che aveva accusato l’amministrazione di effettuare favoritismi negli affidamenti diretti di lavori. Il sindaco Andrea Abis in aula aveva replicato duramente. «Nonostante non sia pervenuta alcuna interpellanza affronto la questione a causa del clima di insinuazione, che induce alla cattiva politica e che insinua nella testa delle persone che ci sono favoritismi. Rigetto queste insinuazioni. Per dovere e etica mi tengo alla larga dei procedimenti di gara. Relativamente alla parte politica, quella che determina il controllo sugli atti e sui procedimenti, dico che stiamo incamerando finanziamenti, grazie alla vincita di numerosi bandi. Il resto è compito degli uffici. Il Comune dà lavoro al sistema Cabras, con l’affido di lavori pubblici sotto soglia, seguendo criteri minimi: la tempistica di realizzazione e l’importo lavori. Quest’ultimo viene definito nel quadro economico di progetto, a seguito dello studio di un professionista che stabilisce quanti soldi occorrono per la realizzazione dell’opera. L’affidamento diretto deve essere però fatto assicurando la rotazione negli inviti. Non possiamo invitare sempre la stessa impresa a partecipare. Nel 2019/2020 il Comune ha dato affidamenti diretti per una cifra di circa 477 mila euro a ditte di Cabras, contro i 108 mila euro a ditte non di Cabras».

Il clima già teso è esploso con critiche tutt’altro che morbide da parte della minoranza e della consigliera di maggioranza Carla Sanna, che forse per la troppa foga ha esagerato con i decibel, abbandonando poi l’aula, mentre un consigliere della minoranza, Antonello Manca avrebbe usato parole gratuite e irrispettose verso le colleghe.

Il resto della maggioranza difende senza esitare il sindaco. Ieri sera in una nota la vice Sindaca Alessandra Pinna e gli assessori Alessandra Spanu, Enrico Giordano, Marco Mascia, Carlo Trincas e i consiglieri Laura Celletti, Federica Pinna, Carlo Carta e Nando Sechi infatti hanno dichiarato che la «spiegazione fornita e non dovuta dal sindaco sui lavori pubblici è stata immediatamente interrotta dai toni accesi del consigliere Antonello Manca e subito dopo dalle urla della consigliera Carla Sanna, venendo meno non solo alla buona educazione ma al regolamento del consiglio».

Ai consiglieri non è andata giù la definizione di Manca sui social che vede il sindaco “abile domatore” delle consigliere di maggioranza. «Ecco l’essenza del maschilismo e del sessismo». Finirà qui o il pirotecnico consiglio di Cabras riserverà nuovi colpi di scena?(g.cen.)

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