La Nuova Sardegna

Oristano

L’opposizione: seduta da annullare

di Davide Pinna
L’opposizione: seduta da annullare

Alcuni consiglieri esclusi dal consiglio comunale in remoto Accuse al presidente Franceschi. Caso segnalato al prefetto

24 dicembre 2020
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ORISTANO. Spirito natalizio? La seduta in remoto di consiglio comunale di martedì è stata una delle più accese dall’insediamento nel 2017 e gli strascichi non si interrompono, con il consigliere indipendente Francesco Federico che ha segnalato al prefetto il comportamento del presidente del Consiglio, Antonio Franceschi, chiedendo l’annullamento della delibera sull’approvazione del regolamento sugli impianti pubblicitari. Tutto è cominciato con la segnalazione di Federico sull’impossibilità di scaricare dall'area riservata del sito il regolamento: «Chiedo che venga ritirato il punto, non si può votare un atto se non lo si è potuto leggere». In un primo momento, il presidente Franceschi ha deciso di proseguire coi lavori, ma di fronte alle continue rimostranze dell’opposizione ha poi sospeso la seduta e verificare su un computer del Comune il problema. Tutto va liscio e Franceschi dunque decide di andare avanti.

A questo punto, i toni si alzano e le proteste più vive arrivano dallo stesso Federico, dal capogruppo Pd Efisio Sanna e dai sardisti Danilo Atzeni e Luigi Mureddu. Il presidente si rivolge ai tecnici del Comune, senza che sia possibile capire cosa dice, e poi una voce fuori campo spazientita afferma: «Li rimuovo, eh!». Passano pochi istanti, e i quattro consiglieri si ritrovano fuori dalla riunione telematica, senza nessuna comunicazione formale in merito a una loro eventuale espulsione e nel frattempo la seduta va avanti.

I quattro, dopo qualche minuto, vengono riammessi, ma ormai è tardi. Federico e Sanna abbandonano il Consiglio, mentre Atzeni e Mureddu continuano a contestare il presidente: «Non abbiamo potuto partecipare alla discussione, chiediamo di riprendere dal punto in cui siamo stati rimossi». Così ieri c’è stata la segnalazione ufficiale di Federico che rivolgendosi allo stesso Franceschi e al prefetto chiede l’annullamento della delibera: «Il regolamento prevede che il presidente debba mettere i consiglieri in condizione di conoscere gli atti. Franceschi, invece, ha ignorato le mie richieste con un semplice mi dispiace. È un atteggiamento che va avanti da tempo». Manifesta amarezza anche Efisio Sanna: «La minoranza non ha mai fatto ostruzionismo, in commissione Bilancio per esempio stiamo ai tempi della Giunta, che consegna i documenti da discutere con poco anticipo rispetto alle scadenze». Duri anche gli interventi in aula dei due consiglieri del Partito Sardo d’Azione: «Il presidente dovrebbe garantirci, il suo incarico è retribuito per questo motivo».

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