La Nuova Sardegna

Oristano

al tribunale e in piazza abis 

Due locali da trasformare in bar, il Comune cerca un gestore

Due locali da trasformare in bar, il Comune cerca un gestore

ORISTANO. Il Comune prova a valorizzare i locali commerciali di sua proprietà, cercando imprenditori disposti a gestire due aree destinate a bar, quella all’interno del palazzo di giustizia in piazza...

27 dicembre 2020
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ORISTANO. Il Comune prova a valorizzare i locali commerciali di sua proprietà, cercando imprenditori disposti a gestire due aree destinate a bar, quella all’interno del palazzo di giustizia in piazza Aldo Moro e quella della nuova piazza Abis, sede del mercato rionale di Su Brugu. Si tratta di due procedure separate. Quella per il bar del tribunale, chiuso da anni, è stata avviata anche su sollecitazione dell’ordine degli avvocati che nel 2019 aveva chiesto all’amministrazione di ripristinarlo, ritenendolo fondamentale per lo svolgimento dell’attività giudiziaria. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per le 13 del 19 febbraio 2021. La concessione avrà la durata di sei anni, rinnovabile per altrettanti con il canone annuo, soggetto a rialzo nelle offerte, è stato fissato a 5.880 euro. La firma del contratto è subordinata al nullaosta del presidente del tribunale, già richiesto dal Comune.

Prosegue anche il percorso di rinascita della zona delle ex case minime. Dopo la riqualificazione di via Aristana e via Arborea e l’inaugurazione della nuova piazza Abis. La procedura per l’affido in gestione del bar situato nella piazza, infatti, resterà aperta sino alle 13 del 29 gennaio prossimo. La procedura di gara si è aperta prima di Natale e ha come oggetto la gestione del locale da adibire a bar, dei servizi igienici e dell’area verde della piazza che ospita ogni settimana il mercato rionale di Su Brugu. La durata prevista della concessione è di sei anni, rinnovabili anche questi per altri sei, a fronte di un canone annuo di 5.700 euro, soggetto a rialzo nella gara pubblica.

L’obiettivo dell'amministrazione è duplice: «Da un lato sarà possibile incrementare la redditività del bene di proprietà comunale – spiega la determina -, dall’altro sarà possibile la dotazione di attrezzature di servizio al parco e al tempo libero, per garantire e assecondare lo sviluppo di un rione della città ad altissima densità abitativa».

Entrambi i locali non necessitano di lavori e gli impianti idrico, elettrico e di condizionamento sono già pronti. I concessionari, invece, dovranno occuparsi degli arredi. Nei due bandi è stata inserita anche una clausola che vieta l’installazione di macchine per il gioco d’azzardo.

Davide Pinna

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