Crollano le facciate di due antiche case in “ladiri”
Problemi in città e a Marrubiu. Costruite coi mattoni di terra cruda, non hanno retto alle piogge
31 dicembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA
ORISTANO. Piove e non è una novità. Piove, crollano le case in “ladiri” e nemmeno questa purtroppo è una novità. I vecchi mattoni di terra cruda che venivano utilizzati in passato per costruire le abitazioni in gran parte del Campidano e che davano un tocco caratteristico a tantissimi paesi e persino a certe zone di Oristano non reggono alla doppia azione dell’abbandono e delle intemperie. Ieri gli episodi, entrambi fortunatamente senza conseguenze, sono stati due. I crolli si sono verificati all’alba in città e nel pomeriggio a Marrubiu.
Il primo episodio è accaduto in via Vittorio Veneto, nel tratto immediatamente successivo a piazza Sant’Efisio, attorno alle 6,50 del mattino quando alcune persone hanno sentito distintamente il fragore del muro che veniva giù. L’edificio di proprietà comunale è abbandonato da anni e questo, assieme all’azione della pioggia, ha fatto sì che la parete esterna crollasse. Molti detriti hanno riempito la strada, dove però non c’erano auto o persone.
È stato richiesto quindi l’intervento dei vigili del fuoco che hanno ripulito l’asfalto dai detriti e successivamente messo in sicurezza l’area, mentre la polizia si è occupata di smistare il traffico in altre direzioni.
L’altro crollo più limitato si è invece verificato a Marrubiu, attorno alle 17, all’angolo tra le vie Tirso e Napoli. Pochi detriti sono finiti sul marciapiede, quasi nessuno sulla strada. La parte di facciata venuta giù ha comunque impedito l’accesso a un garage il cui proprietario ha comunque chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, certamente in grado di agire in sicurezza. L’area è stata interdetta al passaggio: anche in questo caso i motivi del crollo sono legati allo stato di abbandono della casa e alle piogge di questi ultimi giorni. (e.carta)
Il primo episodio è accaduto in via Vittorio Veneto, nel tratto immediatamente successivo a piazza Sant’Efisio, attorno alle 6,50 del mattino quando alcune persone hanno sentito distintamente il fragore del muro che veniva giù. L’edificio di proprietà comunale è abbandonato da anni e questo, assieme all’azione della pioggia, ha fatto sì che la parete esterna crollasse. Molti detriti hanno riempito la strada, dove però non c’erano auto o persone.
È stato richiesto quindi l’intervento dei vigili del fuoco che hanno ripulito l’asfalto dai detriti e successivamente messo in sicurezza l’area, mentre la polizia si è occupata di smistare il traffico in altre direzioni.
L’altro crollo più limitato si è invece verificato a Marrubiu, attorno alle 17, all’angolo tra le vie Tirso e Napoli. Pochi detriti sono finiti sul marciapiede, quasi nessuno sulla strada. La parte di facciata venuta giù ha comunque impedito l’accesso a un garage il cui proprietario ha comunque chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, certamente in grado di agire in sicurezza. L’area è stata interdetta al passaggio: anche in questo caso i motivi del crollo sono legati allo stato di abbandono della casa e alle piogge di questi ultimi giorni. (e.carta)
