La Nuova Sardegna

Oristano

Nuovo palasport, il Comune resta solo

di Davide Pinna
Nuovo palasport, il Comune resta solo

Le società sportive oristanesi si tirano indietro: la gestione è troppo costosa (30mila euro all’anno) e limitata nel tempo

05 gennaio 2021
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ORISTANO. È una bocciatura a tutto tondo, quella che arriva dalle società sportive oristanesi riguardo al bando esplorativo per la gestione del Palazzetto dello Sport di Sa Rodia, con canone di 30mila euro l’anno da pagare all’amministrazione, a cui vanno aggiunte altre notevoli spese. Erasmo Deligia, vicepresidente della Oristano Basket che inaugurò il palazzetto a settembre 2019 organizzando un torneo internazionale a cui prese parte la Dinamo Sassari, parla di spese insostenibili. «Secondo i miei calcoli, fatti con cognizione di causa, la gestione annuale del palazzetto potrebbe costare qualcosa come 150mila euro. Anche se si organizzassero eventi importanti, sarebbe difficile stare nel budget. Io penso che la cosa migliore sarebbe affidare la gestione alle federazioni sportive, che potrebbero utilizzare il palazzetto come centro tecnico regionale, sfruttandone la posizione baricentrica e affittarlo alle società».

Per Roberto Martani, presidente dell’Azzurra Basket, la società di pallacanestro con più tesserati di tutta la provincia, le perplessità sono tante: «Non capisco il senso dei tempi di gestione limitati a due anni e del prezzo della concessione fissato in 30mila euro. Quale sarebbe il vantaggio per l’amministrazione e quale per le società? Il Comune farebbe meglio a completare i lavori di cui necessita il palazzetto, che non sono pochi, e solo a quel punto predisporre un bando per affidare il palazzetto. Noi saremmo interessati a gestire la struttura per renderla fruibile soprattutto ai nostri settori giovanili. Ma con queste condizioni non si può fare. Seguiremo passo passo la procedura, dato che si tratta di un bene pubblico».

Netta anche la posizione espressa da Stefano Giua, della Nuovo Basket Oristano: «Non è alla nostra portata una spesa di quel tipo. Se poi è vero che i locali commerciali interni non sono completi e dunque non sono affittabili, allora è proprio impossibile. Due anni poi sono troppo pochi e in ogni caso quelle spese sono ragionevoli per chi gioca ad alti livelli. Penso che nessuna società oristanese possa permetterselo».

Anche dal mondo della pallavolo, la perplessità è il sentimento dominante. «Sono cifre fuori scala per una società sportiva oristanese – afferma Ottavio Mura, direttore sportivo dell’Ariete –. Noi abbiamo in gestione decennale il Palatharros, ma ci occupiamo di manutenzione ordinaria e utenze. Nulla di paragonabile aun palazzetto di quelle dimensioni, e siamo una società con più di 200 iscritti». Sulla stessa linea Bebbo Porcheddu, presidente della Gymland: «In questo momento il campo non è attrezzato per la pallavolo, ma quello sarebbe un problema facilmente risolvibile. L’altezza insufficiente del tetto impedisce però lo svolgimento di competizioni internazionali ufficiali, ma anche in questo caso parliamo di una limitazione non troppo importante. Il vero problema è che noi saremmo anche interessati, solo che in questi termini non è possibile sia per il costo che per la durata della concessione. Semmai il Comune potrebbe metterlo a disposizione di tutte le società sportive locali per un anno per l’organizzazione di eventi importanti. A quel punto, capite le criticità ed esplorate le potenzialità della struttura, qualche imprenditore potrebbe farsi avanti per una gestione più lunga».

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