La Nuova Sardegna

Oristano

Una Sartiglia in sedicesimo, ecco come

Una Sartiglia in sedicesimo, ecco come

Solitaria discesa solo la domenica all’alba, con il Componidori vestito da una singola donna e senza compagni

18 gennaio 2021
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ORISTANO. Oggi gli ultimi incontri, gli scambi di opinione, le ipotesi da mettere sul tavolo.

Domani l’incontro decisivo col Prefetto Gennaro Capo e il Questore Giusy Stellino. La Sartiglia del 2021, o meglio, quel poco che ne rimarrà, è appesa a un filo, teso da un parte dalle esigenze di sicurezza (e a dimostrare che su questo versante spazio per mediazioni non c’è, lo dimostrano le tante cerimonie per Sant’Antonio cancellate Sa Carrela di Santu Lussurgiu già annullata, e le altre svoltesi con pochissime persone) e dall’altra dalla volontà di rispettare in qualche modo una tradizione che rappresenta il cuore più autentico della città.

Difficile sapere oggi da che parte penderà la scelta. Di certo i Gremi proveranno a ipotizzare uno scenario di Sartiglia che stravolge la tradizione. Quella che segue è una delle opzioni a cui i Gremi e la Fondazione stanno lavorando. Una ipotesi realizzabile a condizione che dal Prefetto non giunga un deciso no.

Sveglia prima dell’alba per il Componidori. Sua vestizione da parte solo della Massaia Manna. Salita a cavallo in una città in teoria ancora addormentata senza nessuno al suo fianco. Passaggio in via Duomo e rapida benedizione alla città, prima di rientrare nel luogo dove è stato vestito, la sua casa, dove riceverà prima di uscire la visita di un solo rappresentante di ciascun Gremio. Nessuna messa mattutina, nessun segundu o terzu, e soprattutto nessun bis il martedì successivo. La parvenza di Sartiglia potrà essere solo quella della domenica, con un passaggio in via Duomo per le 6/7 e l’immediato rientro a casa. Tutto qui. A rafforzare questa “toccata e fuga” un lock-down cittadino assoluto per le ore nelle quali è previsto il passaggio del Componidori.

Questa ipotesi prevede una diretta streaming e alcuni maxi schermi collocati in aree estese della città, e soprattutto l’impegno delle forze dell’ordine incaricate di vigilare sul fatto che non si formino assembramenti e che il percorso del Componidori avvenga in rapidità, in silenzio e soprattutto in solitaria, al punto da non prevedere la posa di sabbia, di transenne e di balle di fieno, inutili, perchè nessun cavallo dovrà correre. Basterà questo stravolgimento della tradizione a salvare una parvenza di Sartiglia?

Il tempo non gioca a favore dei Gremi. I loro interlocutori, dovendo rispettare e applicare leggi e regolamenti, hanno già detto che oltre alle promesse e alle dichiarazioni di circostanza, servirà un vero e proprio progetto, scritto, dettagliato e circostanziato come non mai, dove vengono indicati, tempi, luoghi, persone e atti che verranno compiuti in quelle due ore. Su quelle carte i responsabili della sicurezza si pronunceranno.

E se non ci saranno carte e piani “nero su bianco” realistici, non ci sarà neppure un “no”, perchè non ci sarà nulla su cui discutere. Se non augurarsi che la prossima Sartiglia, quella del 2022, sia la più bella, la più ricca e soprattutto la più partecipata. Oggi questo si può fare. Non altro. E la prudenza di Gremi, Cavalieri e Fondazione, consci che l’eventuale spazio di manovra è ridotto a un lumicino fa capire che nessuno vuol neppure pensare a una simbolica Sartiglia che metta comunque a repentaglio la salute di tutti. Anche ieri in città si sono registrati 8 contagi e due sole guarigioni. Ogni giorno, pur con qualche illusoria stasi, si registrano nuovi casi.

Anche volendo forzare la mano e ipotizzare una giostra, quale sarebbe lo spirito con il quale il Componidori scenderebbe nel suo breve tragitto? A tutte queste domande si avrà risposta tra poche ore. Una risposta definitiva, perchè non sono previsti altri incontri con il Prefetto. La “sentenza”, se così si può dire sarà senza appello.(g.cen.)

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