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Nuovo palasport senza gestore, il Comune cerca una via d’uscita

di Davide Pinna
Nuovo palasport senza gestore, il Comune cerca una via d’uscita

ORISTANO. Non era proprio piaciuto, alle società sportive cittadine, il bando del Comune per la gestione biennale del palazzetto dello sport di Sa Rodia. Così, nonostante fosse soltanto una richiesta...

24 gennaio 2021
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ORISTANO. Non era proprio piaciuto, alle società sportive cittadine, il bando del Comune per la gestione biennale del palazzetto dello sport di Sa Rodia. Così, nonostante fosse soltanto una richiesta di manifestazioni d’interesse e non una procedura definitiva per l’assegnazione della struttura, gli uffici comunali hanno ricevuto un certo numero di richieste di chiarimenti, alle quali ora viene data una risposta.

Nel frattempo, sembra molto probabile che la scadenza del 5 febbraio sarà prorogata e ci sarà più tempo per la presentazione delle eventuali manifestazioni d’interesse. Una delle voci più contestate era stata quella relativa al canone di locazione della struttura: 30mila euro, ai quali le società pensavano di dover aggiungere pure le spese vive per bollette e manutenzione. «Nessun canone – spiega l'assessora allo Sport Maria Bonaria Zedda –. Gli oneri a carico dell’aggiudicatario saranno quelli relativi alle pulizie e al decoroso mantenimento dei locali e delle aree concesse, comprese la piccola manutenzione ordinaria. Il gestore dovrà rimborsare al Comune le spese per le utenze idriche, elettriche e alla vigilanza. Spese che allo stato attuale sono state quantificate in circa 30mila euro».

È chiarito quindi il malinteso, dunque, con la cifra che si riferiva alle spese vive. Si tratta pur sempre di una somma significativa, che ben poche società sono disposte a sobbarcarsi e per giunta in una fase di incertezza, di assenza di sponsor e calo nei tesseramenti. Ma anche in tempi normali, per il livello dello sport oristanese, sono un gruzzolo notevole, forse eccessivo.

Altro aspetto critico era quello relativo ai requisiti per la partecipazione al bando: un fatturato di 100mila euro all’anno, per ciascun anno, nei tre esercizi fra il 2017 e il 2019. Un vero e proprio miraggio per tutte le squadre. «Le società sportive che non raggiungono il fatturato di 100mila euro – spiega il Comune – possono presentarsi in associazione con un imprenditore». Ovviamente, vale anche l’inverso, con gli imprenditori che potranno partecipare, ma obbligatoriamente in associazione con società affiliate a federazioni sportive riconosciute dal Coni.

Sorge allora la domane su quali siano le prospettive di guadagno che potrebbero spingere una società sportiva e un imprenditore a tentare l’investimento. «L’aggiudicatario – prosegue l'assessora – potrà ricavare introiti attraverso l’organizzazione di singoli eventi pubblici a pagamento e attraverso introiti pubblicitari disposti all’interno della struttura». Una prospettiva che però deve fare i conti con l’incertezza sulla possibilità di svolgere manifestazioni pubbliche dovuta alla pandemia per chissà quanto ancora.

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