Una Camelia per Stefania Pinna
Consegnato il premio che ogni anno celebra una donna che ha la Sartiglia nel dna
03 febbraio 2021
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ORISTANO. Tra le manifestazioni collaterali e minori legate alla Sartiglia si è svolta ieri la consegna della camelia a una donna che ha onorato la Sartiglia.
Gabriella Collu, priora dell'”Ordine della Camelia” e presidente della giuria per la assegnazione del premio, ha consegnato a Stefania Pinna la Camelia 2021, ceramica realizzata dall’artista Alessandra Raggio.
La Camelia è il riconoscimento annuale assegnato a una donna per celebrare tutte le donne che vivono attivamente e appassionatamente l’ebbrezza della Sartiglia.
Prima di Stefania Pinna avevano ricevuto questo riconoscimento Angela Solinas, Gabriella Collu, Maria Teresa Mereu, Matilde Carta, Anna Paola Corona e Anna Contini.
La motivazione è sempre la stessa. «Perché, come molte altre donne, da sempre ha contribuito e contribuisce dietro le quinte, con amore, a conservare la tradizione più intima, più sacra e più bella della Sartiglia».
Stefania ha la storia della Sartiglia nel dna familiare.
Il padre Tommaso e la mamma Giuseppa Solinas, per tre volte coprirono il ruolo di Oberaju e Priorissa nel Gremio dei Contadini, e a tre anni, nel 1977, assiste alla prima vestizione; il Componidori era Luigi Cozzoli.
Nel 1989, Componidori Mariano Amadu, per la prima volta diventa massaiedda d'aiuto; l'anno seguente, Componidori Angelo Porta, diventa massaiedda di vestizione; occuperà quel ruolo altre cinque volte.
Gabriella Collu, priora dell'”Ordine della Camelia” e presidente della giuria per la assegnazione del premio, ha consegnato a Stefania Pinna la Camelia 2021, ceramica realizzata dall’artista Alessandra Raggio.
La Camelia è il riconoscimento annuale assegnato a una donna per celebrare tutte le donne che vivono attivamente e appassionatamente l’ebbrezza della Sartiglia.
Prima di Stefania Pinna avevano ricevuto questo riconoscimento Angela Solinas, Gabriella Collu, Maria Teresa Mereu, Matilde Carta, Anna Paola Corona e Anna Contini.
La motivazione è sempre la stessa. «Perché, come molte altre donne, da sempre ha contribuito e contribuisce dietro le quinte, con amore, a conservare la tradizione più intima, più sacra e più bella della Sartiglia».
Stefania ha la storia della Sartiglia nel dna familiare.
Il padre Tommaso e la mamma Giuseppa Solinas, per tre volte coprirono il ruolo di Oberaju e Priorissa nel Gremio dei Contadini, e a tre anni, nel 1977, assiste alla prima vestizione; il Componidori era Luigi Cozzoli.
Nel 1989, Componidori Mariano Amadu, per la prima volta diventa massaiedda d'aiuto; l'anno seguente, Componidori Angelo Porta, diventa massaiedda di vestizione; occuperà quel ruolo altre cinque volte.