Cibo per i bisognosi, inaugurata la sede di NoSprecOr
ORISTANO. I cibi cotti invenduti di ristoranti, gastronomie, market, bar e pasticcerie saranno destinati ai meno abbienti. Venerdì mattina, in occasione della Giornata mondiale contro lo spreco...
07 febbraio 2021
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ORISTANO. I cibi cotti invenduti di ristoranti, gastronomie, market, bar e pasticcerie saranno destinati ai meno abbienti. Venerdì mattina, in occasione della Giornata mondiale contro lo spreco alimentare, è stata infatti inaugurata la sede di NoSprecOr, un progetto innovativo di un gruppo di associazioni di volontariato per la raccolta e la distribuzione di pietanze cotte rimaste invendute. Nella sede di via Masones 16, verranno raccolti gli alimenti invenduti, donati dalle attività commerciali e artigianali che vorranno aderire all’iniziativa che, attraverso la lotta allo spreco alimentare, viene in soccorso delle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate.
Le aziende che doneranno i cibi invenduti avranno anche un vantaggio di tipo economico. Potranno infatti ottenere sgravi fiscali su Irpef e Ires e, qualora il Comune aderisca alla proposta già presentata dai volontaria, anche della Tari.
Durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni Domus Oristano OdV, Cittadinanzattiva, Associazione Volontari pro Carceri, Caritas diocesana, Osvic e Rotary Club, il progetto è stato illustrato da Luisanna Usai, presidentessa di Domus, che è anche l’associazione capofila del progetto. L’iniziativa sia stata possibile attraverso la partecipazione a un bando regionale contro lo spreco alimentare che ha permesso di accedere a un finanziamento che arriva dal ministero del Lavoro. (m.c.)
Le aziende che doneranno i cibi invenduti avranno anche un vantaggio di tipo economico. Potranno infatti ottenere sgravi fiscali su Irpef e Ires e, qualora il Comune aderisca alla proposta già presentata dai volontaria, anche della Tari.
Durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni Domus Oristano OdV, Cittadinanzattiva, Associazione Volontari pro Carceri, Caritas diocesana, Osvic e Rotary Club, il progetto è stato illustrato da Luisanna Usai, presidentessa di Domus, che è anche l’associazione capofila del progetto. L’iniziativa sia stata possibile attraverso la partecipazione a un bando regionale contro lo spreco alimentare che ha permesso di accedere a un finanziamento che arriva dal ministero del Lavoro. (m.c.)