La Nuova Sardegna

Oristano

Il componidori immagina la Sartiglia che non ci sarà

di Davide Pinna
Il componidori immagina la Sartiglia che non ci sarà

ORISTANO. Difficile stilare una classifica, quando si parla di emozioni immateriali, come possono essere quelle di chi realizza il sogno di una vita. E infatti il capo corsa del Gremio dei Contadini,...

08 febbraio 2021
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ORISTANO. Difficile stilare una classifica, quando si parla di emozioni immateriali, come possono essere quelle di chi realizza il sogno di una vita. E infatti il capo corsa del Gremio dei Contadini, Maurizio Casu, non ci riesce proprio a farla. Fu Componidori nel 2000, il primo del terzo millennio o l'ultimo del secondo in base alle differenti interpretazioni cronologiche, e ventuno anni dopo si ritrova di nuovo al comando virtuale della giostra, in uno degli anni più strani della storia della Sartiglia e non solo. «Che emozione allora – racconta Casu –, poco mi importava in fondo che fosse il 2000. Sarebbe potuto essere qualsiasi altro anno, era comunque straordinario essere stato scelto come Componidori». Ma l’emozione non è da meno, stavolta: «È una Sartiglia straordinaria, anche se non sarà Sartiglia. Il Gremio non poteva mancare l’appuntamento con la storia».

L’aggettivo «straordinario» si ripete e non è casuale, non può esserlo per uno che la storia della Sartiglia la conosce bene: se la scelta del 2000 fu straordinaria per lui, stavolta il concetto si estende a tutta la città. E c’è un altro elemento che il cavaliere, professore di storia e filosofia al Liceo scientifico Mariano IV, vuole sottolineare: «Dai documenti che conosciamo si evince perfettamente che i componenti del Gremio, in passato, si impegnavano in prima persona nella corsa. Allora il Componidori veniva chiamato Mantenedor e faceva parte del Gremio: l’ultimo documento che attesta questa realtà risale al 1750. Oggi in qualche modo torniamo a quella tradizione: i Contadini, virtualmente, corrono alla stella».

Ecco quindi un importante ricorso storico, nell’anno in cui la Sartiglia, spogliata della veste del grande evento turistico e folcloristico, si riduce a un nucleo tradizionale minimo. E non è l’unico, dato che anche le modalità della nomina di Mueizio Casu sembrano rimandare al passato, stavolta più recente. «Fino a qualche decennio fa – racconta ancora –, anche negli anni Cinquanta, il nome del Componidori lo si scopriva solo il giorno della corsa e comunque non in modo ufficiale. Noi spesso abbiamo dovuto ricostruire da altre fonti il nome del capo corsa di quegli anni».

Quasi la stessa sorte è toccata a Maurizio Casu, nominato in gran segreto lo scorso 2 febbraio, giorno della Candelora. «Ora vedremo, come svolgere questo incarico al meglio. Nella speranza che dall’anno prossimo tutto torni alla normalità». Forse Maurizio Casu non riuscirà mai a decidersi, su quale sia stato l’incarico più emozionante, ma gli storici del futuro non avranno molti dubbi e si ricorderanno del Componidori del 2021, l’anno in cui il Covid fermò la giostra.

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