La Nuova Sardegna

Oristano

San Martino, mancano 200 operatori

di Michela Cuccu
San Martino, mancano 200 operatori

Il comitato per la salute del territorio parla di «lento e inesorabile processo di ridimensionamento della sanità locale»

09 febbraio 2021
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ORISTANO. All’ospedale San Martino mancano 100 medici in organico ed altrettanti infermieri; entro poco tempo, saranno 40, in provincia, gli ambulatori della medicina a rimanere senza medico. Sono questi i segnali che per il Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano, confermano come sia in atto quello che definiscono: «un lento ma inesorabile processo di cancellazione e di ridimensionamento di interi e importanti settori della sanità oristanese». Una realtà sconfortante che il Comitato, dimostra attraverso un dettagliato rapporto sulle macroscopiche carenze di personale nel nosocomio del capoluogo, dove, ad esempio, in Pediatria «metà dei medici stanno per andare in pensione ma inspiegabilmente non si prevede la loro sostituzione, nonostante ci sia la disponibilità di loro colleghi disposti a trasferirsi da altre province», si legge in un duro comunicato che riferisce di un Pronto soccorso con sette medici in servizio quando ne occorrerebbero 16 e dove un solo medico assicura il turno di notte. Non va meglio in Anestesia e Rianimazione: «che sta per perdere quattro medici, con le immaginabili conseguenze specie sull’attività chirurgico», si legge ancora nel rapporto che per il Servizio trasfusionale, segnala che dei 6 medici in servizio uno sta per essere trasferito e uno ha un contratto a termine: «a fronte di un carico di lavoro che prevede 1200 pazienti in Tao, 63 con anemia mediterranea, 600 sacche trasfuse in day hospital e oltre 8 mila raccolte in un anno». Alla gravissima situazione dell’Oncoematologia – retta da un solo medico in conseguenza del blocco imposto un anno fa dalla Regione – si aggiunge quella della Ginecologia con nove medici in servizio su sedici e il 20 per cento in meno tra infermieri, ostetriche e oss. Tra i reparti maggiormente penalizzati spicca Psichiatria, con appena cinque medici su un organico di dodici». Sono invece nove(su un organico di tredici) i medici che lavorano in Ortopedia; nove su quattordici in Cardiologia, soltanto otto (su un organico previsto di quattordici) in Radiologia e appena dodici in Medicina su un organico di diciassette. Il Comitato individua precise responsabilità: «Le raccolte di firme, le manifestazioni, gli incontri, le denunce alla magistratura e sulla stampa, le segnalazioni e proposte ad amministratori locali e ai responsabili della sanità locale e regionale, non sono bastate a scuotere l’inerzia di quanti dicono di rappresentare cittadini e pazienti, e di quanti hanno il preciso compito di garantire il diritto a livelli di assistenza uguali e gratuiti per tutti. Contrariamente ad altrove, a Oristano anche dopo la vicenda del Pronto soccorso rimasto chiuso per 43 giorni, si continua ad assistere all’esodo di medici e personale sanitario», è l’amara conclusione del Comitato.

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