La Nuova Sardegna

Oristano

cultura 

Gestione del teatro Garau, i tempi si allungano

Gestione del teatro Garau, i tempi si allungano

ORISTANO. Ormai sembra diventata la norma, a Oristano: si decide di affidare all'esterno la gestione di un bene comunale, si fa il bando di gara e poi, più o meno a ridosso della scadenza, si...

10 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Ormai sembra diventata la norma, a Oristano: si decide di affidare all'esterno la gestione di un bene comunale, si fa il bando di gara e poi, più o meno a ridosso della scadenza, si prorogano i termini.

Stavolta tocca al Teatro Garau, l'incompiuta culturale per eccellenza nel panorama cittadino, con la scadenza per la presentazione delle offerte che passa dal primo al 25 marzo.

Pochi giorni fa l'amministrazione aveva deciso di allungare i termini del bando esplorativo per la gestione del Palasport di Sa Rodia, slittato al cinque marzo.

Partite molto importanti, non tanto per il loro valore economico, ma per il significato politico che avrebbero il successo, o il fallimento, nel tentativo di riaprire le due strutture. Restano per ora validi invece i termini relativi ad altre due importanti partite, l'Area grandi eventi di Torregrande e la vicina Area camper, entrambi fissati per il 30 marzo. Tutti i bandi sono stati pubblicati a fine dicembre e c'è un elemento che accomuna le quattro procedure, la necessità di svolgere ulteriori lavori per rendere pienamente funzionali le strutture.

Nel caso del Garau, i lavori saranno a carico del Comune, ma il futuro gestore del teatro dovrà comunque fare i conti con una struttura depotenziata. Mancheranno all'appello i 120 posti a sedere della galleria e tutta l'ala dell'edificio che si affaccia su via Parpaglia, comprendente il foyer e la gran parte dei camerini. L'interesse degli operatori privati sembra esserci, dato che gli uffici del Comune avrebbero ricevuto numerose domande per capire meglio i dettagli del bando. «La proroga – spiega infatti l'assessore alla Cultura Massimiliano Sanna – è stata concessa a seguito delle numerose richieste di chiarimento pervenute. E anche in considerazione del fatto che l'attuale stato di emergenza può impedire agli operatori di svolgere il sopralluogo obbligatorio». Ma se questo interesse si sarà tramutato in una reale volontà di gestire il teatro, vista la struttura menomata e la crisi del settore culturale, lo si scoprirà solo il prossimo 25 marzo. La concessione durerà tre anni e riguarda i 278 posti a sedere della platea e il corpo centrale del teatro, con l'ingresso che sarà spostato su via Serneste. I partecipanti dovranno presentare un programma triennale sull'utilizzo della struttura e dovranno mostrare una comprovata esperienza quinquennale nella gestione di teatri o nell'organizzazione di eventi con almeno 250 posti a sedere. Il canone annuo previsto ammonta a 10 mila euro.

Davide Pinna

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative