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Oristano

Fordongianus, nuove trivellazioni per cercare l’acqua termale

Fordongianus, nuove trivellazioni per cercare l’acqua termale

FORDONGIANUS. Non si ferma la ricerca geomineraria che ha portato alla scoperta di una vena di acqua calda alla profondità di 150 metri nella zona dell’anfiteatro romano. L’amministrazione comunale...

25 febbraio 2021
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FORDONGIANUS. Non si ferma la ricerca geomineraria che ha portato alla scoperta di una vena di acqua calda alla profondità di 150 metri nella zona dell’anfiteatro romano. L’amministrazione comunale intende spingersi oltre nel tentativo di intercettare la faglia principale, che si pensa possa trovarsi in corrispondenza dell’area camper, a qualche centinaio di metri dalla fonte di Caddas e dal sito archeologico.

Il monitoraggio effettuato in questi ultimi due mesi nel foro spia praticato a dicembre ha rilevato valori stabili sia nella temperatura, 44 gradi, che nella portata, circa 2 litri di acqua al secondo, e da questo potenziale il Comune vuole ripartire prima di rivendicare una concessione mineraria propria. «Non saremmo pronti a sfruttare la risorsa perché non ci sono infrastrutture e anche solo la costruzione di un pozzo richiede una spesa notevole – ha detto il sindaco Serafino Pischedda motivando la decisione –. Inoltre l’obiettivo, adesso, è di attrarre investitori e non nascondo che i risultati ottenuti con la precedente perforazione hanno suscitato l’interesse di qualche operatore economico».

La prossima settimana ci sarà un incontro in Regione per chiedere l’autorizzazione a estendere la ricerca. «Se l’assessorato all’Industria sarà propenso a rinnovare il permesso annuale valuteremo insieme se nel frattempo sarà possibile avviare le indagini con i metodi empirici, ad esempio attraverso il volo dei droni», ha spiegato Pischedda.

Ora che è in ballo, l'amministrazione vuol ballare sino in fondo. «Dal versante più a monte arrivano segnali interessanti su dove praticare il prossimo foro spia. Siamo intenzionati a indagare in quella direzione», ha aggiunto il sindaco–. La concessione mineraria sarà un passo successivo, ora l’intenzione è di creare le condizioni perché gli imprenditori si interessino al territorio. Le possibilità maggiori le offrono soprattutto il turismo e l’agricoltura, ma ci sono da valutare anche l’acquacoltura e il teleriscaldamento». (mac)

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