La Nuova Sardegna

Oristano

«Oncoematologia riapre e i medici arriveranno»

«Oncoematologia riapre e i medici arriveranno»

La consigliera regionale Annalisa Mele (Lega) garantisce: «Presto lavori e concorsi per le assunzioni»

25 febbraio 2021
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ORISTANO. Mentre infuria per l’ennesima volta la bufera, arriva anche una ventata di sereno. «Dal servizio di accreditamento dell’Assl mi è stato garantito che entro la fine di questa settimana che ci sarà la messa a norma degli impianti elettrici dei locali nel reparto di Oncoematologia, in modo da avere l’accreditamento provvisorio e automaticamente poter somministrare i farmaci ai pazienti oncologici del territorio evitando loro estenuanti trasferte all’Oncologico di Cagliari».

Le parole sono della consigliera regionale della Lega, Annalisa Mele, che porta con sé anche un’altra ottima notizia: «Sono stati riaperti tutti i bandi che non si sono potuti espletare a causa della pandemia, alcuni concorsi sono in fase di espletamento, come ad esempio quello di Medicina Interna che assegnerà dieci posti, entro marzo. Patologia Clinica si svolgerà entro aprile e questi concorsi andranno ad aggiungersi a quelli recentemente conclusi per 18 anestesisti e 11 medici di pneumologia. È poi in corso la ricerca di una struttura adeguata per espletare quello per gli infermieri in condizioni di sicurezza».

Poi c’è la stoccata a chi in precedenza ha gestito la sanità. «I problemi purtroppo arrivano da lontano, perché la carenza di medici e di personale sanitario ed infermieristico è la conseguenza del blocco del turnover e dei tagli lineari praticati in passato dalla precedente giunta regionale – prosegue Annalisa Mele –. Inoltre non si può ignorare un anno di blocco dovuto alla pandemia; attualmente la situazione è sicuramente difficile, ma credo che il compito dei politici del territorio sia quello di sollecitare il Commissario Straordinario Ats Sardegna per accelerare la soluzione dei gravi problemi del personale e perseguire dunque in tempi brevi la politica sanitaria già improntata dall’assessorato regionale alla Sanità. Il San Martino di Oristano deve tornare ad essere il fiore all’occhiello del territorio, dove anche ora ci sono e lavorano numerose eccellenze che vanno giustamente gratificate e valorizzate a dovere».

A dispetto dell’allarme lanciato a più riprese dalle associazioni di categoria e dei sindacati, il San Martino non è quindi a rischio retrocessione, smantellamento o addirittura a rischio chiusura. Anzi, a breve i chiari di luna saranno splendidi. Le garanzie sono sul tavolo.

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