La Nuova Sardegna

SOLARUSSA. Mettere insieme la memoria dei più grandi e i desideri e le aspirazioni dei più giovani per il proprio paese. Questo il nocciolo del progetto di Federica Tendas e Claudio Orrù, intitolato “Agoa, mapas de comunidadi”, che coinvolgerà nei prossimi mesi i paesi di Solarussa, Siamaggiore, Villaurbana, Santa Giusta e Palmas Arborea. Il significato sta tutto nell’ambiguità della prima parola, avverbio sardo che quando si riferisce allo spazio indica qualcosa che si trova alle spalle di chi parla e, quando si riferisce al tempo, segnala invece il futuro. E per rappresentare graficamente questa doppio sguardo, rivolto sia al passato che al domani, lo strumento scelto è quello delle mappe di comunità.

Sono cartine topografiche che non servono tanto a orientarsi nello spazio fisico, quanto piuttosto a muoversi nella dimensione dell’immaginario della comunità locale che le disegna. «Il progetto – spiegano i due ideatori – punta alla costruzione di un gruppo di ricerca composto da persone che vivono nei cinque comuni coinvolti. Per ottenere il miglior risultato possibile, c’è bisogno di un gruppo variegato, soprattutto dal punto di vista dell’età. Questo gruppo, attraverso una serie di quindici incontri che contiamo di cominciare a marzo, porterà avanti la ricerca che, alla fine, produrrà le mappe di comunità, dove troveranno spazio sia i luoghi della memoria locale che i desideri e le aspirazioni per il futuro del territorio. La lingua scelta per portare avanti il progetto è il sardo, perché solo parlando la propria lingua le comunità possono esprimere sentimenti autentici».

Il progetto di Federica Tendas e Claudio Orrù, realizzato in collaborazione con l’Associazione sarda contro l’emarginazione e con l’Unione dei Comuni Fenici, rientra fra quelli scelti dalla Regione nella programmazione per la lingua sarda per il biennio 2020-2021 e le persone interessate a fornire il loro contributo possono iscriversi scrivendo all’indirizzo mail agoa.srd@gmail.com. (dav.pi.)