La Nuova Sardegna

Oristano

Fondi regionali per l’ex tabacchificio

Fondi regionali per l’ex tabacchificio

Arborea, incontro tra l’assessora all’industria Pili e il sindaco Manuela Pintus

28 febbraio 2021
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ARBOREA. Con l’obiettivo di insediare attività produttive nelle aree destinate ai Pip (Piani per gli insediamenti produttivi), la giunta regionale ha recentemente stanziato dodici milioni di euro (2 milioni per il 2020 e 5 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022) a favore di diversi comuni sardi per riqualificare aree attrezzate a insediamenti produttivi. Tra comuni beneficiari anche Arborea.

«Uno degli interventi verrà realizzato nell’ex tabacchificio di Arborea, che, oltre all’importanza dal punto di vista economico-produttivo, ha anche l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico del territorio», ha detto l’assessore regionale dell’industria, Anita Pili, durante il sopralluogo ad Arborea, accompagnata dal sindaco Manuela Pintus, nell’area del progetto finanziato coi fondi regionali per i Pip .

L’ex tabacchificio è uno stabile realizzato negli anni ’60, abbandonato da oltre 20 anni, che come riporta una nota della Regione «verrà restituito alla comunità, soprattutto agli imprenditori locali, perché il progetto prevede una messa in sicurezza e una riqualificazione dell’immobile per darlo in gestione ad un consorzio di imprenditori privati. Diventerà un centro artigianale con una zona commerciale ed una espositiva, a cui, una volta completato l’intervento, verrà annessa un’area didattica».

Tra i primi passi verso il recupero ci sarà la bonifica interna e quella dall’amianto della struttura di copertura. L’edificio classificato come bene paesaggistico con valenza storico-culturale, nonché come bene identitario del territorio comunale, manterrà l’aspetto esterno pressoché uguale, per garantire la riconoscibilità dei caratteri architettonici del fabbricato”.

Il progetto di bonifica e di recupero, approvato dal Comune di Arborea nello scorso mese di luglio, usufruirà di un finanziamento regionale di 540mila euro e di un cofinanziamento comunale di 60mila euro, mentre i lavori, dopo l’affidamento, dureranno due anni.



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