La Nuova Sardegna

Oristano

«Gli anestesisti non sono sostituibili»

«Gli anestesisti non sono sostituibili»

Il segretario provinciale del loro sindacato Giuseppe Obinu definisce «senza fondamento con la realtà» l’ipotesi di Pecoraro 

01 marzo 2021
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ORISTANO. Giuseppe Obinu, medico anestesista e responsabile del team dell’Hospice di Oristano, è anche segretario provinciale dell’Aaroi, l’associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani, il sindacato degli anestesisti.

E in questa veste interviene sulla nota che da due giorni è diventata oggetto di forte discussione in Assl.

Si tratta della lettera con la quale il responsabile dell’area chirurgica l’urologo Vincenzo Pecoraro, dopo aver comunicato la turnazione della sale operatorie per la settimana che inizia oggi, invita i colleghi a prendere in considerazione l’ipotesi che vista la mancanza di rianimatori possano essere affidati ad altri medici attività e funzioni sinora di esclusivo appannaggio dei medici di anestesia e rianimazione. Una nota che si chiude con l’invito a fare commenti e suggerimenti sul tema.

Un invito accolto, ma forse non nel senso auspicato dal dottor Pecoraro, subito da Obinu. «Sono affermazioni che non hanno alcun fondamento con la realtà – precisa Obinu – non solo perchè la legge lo vieti, ma perchè parliamo di competenze che si acquisiscono in anni di attività, non in mesi. Capisco il senso del discorso del collega, solo perchè mi fa piacere che finalmente qualcuno si è accorto che gli anestesisti a Oristano sono pochi; noi lo diciamo da tanto tempo, ma non veniamo ascoltati. Eravamo 21 adesso siamo 11. Una carenza di uno o due si può compensare con il maggiore impegno, ma la riduzione del 50 per cento del personale non può che comportare una forte riduzione delle nostre attività».

Obinu cita altri imbarazzanti numeri. «Degli ultimi venti specializzati nessuno è stato inviato a Oristano. Non è vero che in Sardegna gli anestesisti sono pochi, è che qui non mandano nessuno, neppure i giovani colleghi». Un disegno o una cattiva gestione del personale medico? «Chi ha potere di chiamare i colleghi e rafforzare le sedi sguarnite, lo sa e lo può fare. Se a Oristano non arrivano anestesisti non è colpa del destino cinico e baro». Anche il presidente dell’Ordine dei medici Antonio Sulis non crede che sia in alcun modo percorribile la strada ipotizzata da Pecoraro. «Non si può fare per legge, è inutile discuterne, semmai serve potenziare questa insostituibile figura. Direi che il tempo degli inviti ad agire sia terminato. Da anni stiamo sollecitando la Regione a rafforzare la sanità oristanese e a programmare le attività ospedaliere con logica. Vorremmo vedere fatti, non annunci».(g.cen.)

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